Traendo spunto dalle considerazioni dello storico Luciano Casali, il saggio analizza le varianti del libro «I miei sette figli» di Alcide Cervi, mostrando come nelle riedizioni si sono espunte, per ragioni di opportunità politica, le convinte professioni di comunismo presenti nella princeps. Ma soprattutto si ipotizza che la prima stesura, voluta dalla Commissione stampa e propaganda del Partito comunista, non fu raccolta e trascritta dal giornalista Renato Nicolai, ma da Italo Calvino. Lo dimostrerebbero in primo luogo le lunghe interviste che egli fece al vecchio Cervi e soprattutto alla presenza nei «Miei sette figli» di situazioni e circostanze che si ritrovano già nel «Sentiero dei nidi di ragno». Ancora più impressionanti sono gli stretti parallelismi tra i due articoli pubblicati da Calvino nel 1953 e il libro edito nel 1955.
Battistini, A. (2015). Il ruolo di Italo Calvino nell'edizione de «I miei sette figli» di Alcide Cervi. Roma : VIELLA.
Il ruolo di Italo Calvino nell'edizione de «I miei sette figli» di Alcide Cervi
BATTISTINI, ANDREA
2015
Abstract
Traendo spunto dalle considerazioni dello storico Luciano Casali, il saggio analizza le varianti del libro «I miei sette figli» di Alcide Cervi, mostrando come nelle riedizioni si sono espunte, per ragioni di opportunità politica, le convinte professioni di comunismo presenti nella princeps. Ma soprattutto si ipotizza che la prima stesura, voluta dalla Commissione stampa e propaganda del Partito comunista, non fu raccolta e trascritta dal giornalista Renato Nicolai, ma da Italo Calvino. Lo dimostrerebbero in primo luogo le lunghe interviste che egli fece al vecchio Cervi e soprattutto alla presenza nei «Miei sette figli» di situazioni e circostanze che si ritrovano già nel «Sentiero dei nidi di ragno». Ancora più impressionanti sono gli stretti parallelismi tra i due articoli pubblicati da Calvino nel 1953 e il libro edito nel 1955.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.