Azione 1: LE ESPERIENZE DI EDILIZIA BIOCLIMATICA DAGLI ANNI ’80 AD OGGI: STUDIO COMPARATIVO E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI AI FINI DEL RISPARMIO ENERGETICO. Questa azione nasce dall'esigenza di valutare criticamente le più significative esperienze di edilizia bioclimatica realizzate in regione a partire dagli anni 80, mediante una lettura critica di tali esperienze per valutare le misure di conservazione dell'energia e di applicazione dei sistemi energetici alternativi, riferite alle condizioni medie di mercato locale, che soddisfino un corretto rapporto costi/efficacia. Articolazione dell'azione in fasi: 1. Raccolta sistematica della più recente bibliografia relativa a realizzazioni in ambito europeo e statunitense che documenti metodi di progettazione, e dimensionamento degli elementi costruttivi 2. Analisi comparativa di metodi di calcolo del fabbisogno energetico degli edifici 3. Analisi degli edifici campione di ambito regionale presi a riferimento, in particolare attraverso: a) Valutazione delle prestazioni attuali sotto il profilo energetico e bioclimatico, in particolare tramite il bilancio energetico globale b) Confronto tra prestazioni previste e reali c) Considerazioni sulle condizioni di manutenzione ed efficienza degli edifici d) Definizioni di modalità di rifunzionalizzazione attraverso la manutenzione straordinaria dei sistemi utilizzati o attraverso l'introduzione di sistemi aggiornati sostitutivi 4. Report contenente la valutazione dei più efficaci metodi di progettazione e modalità di intervento Azione 2: IL CONTRIBUTO DELLE IMPRESE REGIONALI ALLA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EDILIZIA BIOCLIMATICA Obiettivo di questa azione è la sensibilizzazione e la diffusione dei concetti di qualità prestazionale, di integrazione progettuale di impianti e sistemi nella logica "energy saving" come elementi per contribuire alla qualità abitativa, al contenimento dei costi di gestione, alla riduzione del consumo di fonti non rinnovabili e dell'inquinamento ambientale. I destinatari di questa azione sono le amministrazioni pubbliche e gli operatori della filiera edile. Ulteriore obiettivo dell'azione è la individuazione delle condizioni ottimali di schema tipologico e di involucro con la realizzazione di un prototipo edilizio. Articolazione dell'azione in fasi: 1. Analisi delle caratteristiche prestazionali ottimali delle chiusure verticali esterne in funzione dell'orientamento, delle variazioni climatiche e delle esigenze illuminotecniche e di ricambio d'aria 2. Analisi delle condizioni ottimali di schema tipologico e d'involucro per il contenimento dei consumi energetici 3. Valutazione delle potenzialità e delle condizioni ottimali di applicazione dei sistemi di generazione distribuita in relazione all'obiettivo di autonomia energetica dei sistemi edilizi 4. Studio per la realizzazione di un prototipo di edificio civile a prevalente uso terziario 5. Valutazione della capacità delle imprese che operano in regione di corrispondere agli standard prestazionali definiti nell'ambito dell'azione.

G. Cuppini (2005). “MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E SVILUPPO DEI SISTEMI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA”.

“MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E SVILUPPO DEI SISTEMI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA”

CUPPINI, GIAMPIERO
2005

Abstract

Azione 1: LE ESPERIENZE DI EDILIZIA BIOCLIMATICA DAGLI ANNI ’80 AD OGGI: STUDIO COMPARATIVO E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI AI FINI DEL RISPARMIO ENERGETICO. Questa azione nasce dall'esigenza di valutare criticamente le più significative esperienze di edilizia bioclimatica realizzate in regione a partire dagli anni 80, mediante una lettura critica di tali esperienze per valutare le misure di conservazione dell'energia e di applicazione dei sistemi energetici alternativi, riferite alle condizioni medie di mercato locale, che soddisfino un corretto rapporto costi/efficacia. Articolazione dell'azione in fasi: 1. Raccolta sistematica della più recente bibliografia relativa a realizzazioni in ambito europeo e statunitense che documenti metodi di progettazione, e dimensionamento degli elementi costruttivi 2. Analisi comparativa di metodi di calcolo del fabbisogno energetico degli edifici 3. Analisi degli edifici campione di ambito regionale presi a riferimento, in particolare attraverso: a) Valutazione delle prestazioni attuali sotto il profilo energetico e bioclimatico, in particolare tramite il bilancio energetico globale b) Confronto tra prestazioni previste e reali c) Considerazioni sulle condizioni di manutenzione ed efficienza degli edifici d) Definizioni di modalità di rifunzionalizzazione attraverso la manutenzione straordinaria dei sistemi utilizzati o attraverso l'introduzione di sistemi aggiornati sostitutivi 4. Report contenente la valutazione dei più efficaci metodi di progettazione e modalità di intervento Azione 2: IL CONTRIBUTO DELLE IMPRESE REGIONALI ALLA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EDILIZIA BIOCLIMATICA Obiettivo di questa azione è la sensibilizzazione e la diffusione dei concetti di qualità prestazionale, di integrazione progettuale di impianti e sistemi nella logica "energy saving" come elementi per contribuire alla qualità abitativa, al contenimento dei costi di gestione, alla riduzione del consumo di fonti non rinnovabili e dell'inquinamento ambientale. I destinatari di questa azione sono le amministrazioni pubbliche e gli operatori della filiera edile. Ulteriore obiettivo dell'azione è la individuazione delle condizioni ottimali di schema tipologico e di involucro con la realizzazione di un prototipo edilizio. Articolazione dell'azione in fasi: 1. Analisi delle caratteristiche prestazionali ottimali delle chiusure verticali esterne in funzione dell'orientamento, delle variazioni climatiche e delle esigenze illuminotecniche e di ricambio d'aria 2. Analisi delle condizioni ottimali di schema tipologico e d'involucro per il contenimento dei consumi energetici 3. Valutazione delle potenzialità e delle condizioni ottimali di applicazione dei sistemi di generazione distribuita in relazione all'obiettivo di autonomia energetica dei sistemi edilizi 4. Studio per la realizzazione di un prototipo di edificio civile a prevalente uso terziario 5. Valutazione della capacità delle imprese che operano in regione di corrispondere agli standard prestazionali definiti nell'ambito dell'azione.
2005
G. Cuppini (2005). “MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E SVILUPPO DEI SISTEMI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA”.
G. Cuppini
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