Nel corso degli anni novanta in Italia si è profondamente modificato il quadro istituzionale in cui vengono definite e realizzate le politiche pubbliche locali e la natura degli attori coinvolti nella definizione e implementazione di tali politiche. Alla base di così rilevanti trasformazioni risiede una pluralità di dinamiche, in alcuni casi fortemente connesse tra loro, che hanno a che vedere con la ridefinizione dei confini della politica e dei rapporti tra pubblico e privato (ciò che la politica deve fare e come lo deve fare), l’emergere di nuovi stili di governo e nuove architetture istituzionali e l’inedita rilevanza assunta dalla dimensione locale in ambito economico, politico e sociale. Oggi, in sostanza, si delineano a livello locale modelli di regolazione dei rapporti tra i differenti attori coinvolti nella definizione e attuazione delle politiche locali più complessi e diversificati, la cui individuazione e analisi hanno imposto alle scienze sociali l’adozione di nuovi concetti e nuove prospettive. Il concetto di governance è oggi quello più utilizzato per cogliere il cambio di prospettiva in corso e dare il giusto rilievo alle nuove forme di regolazione dell’economia e della società e al ruolo occupato dagli attori non pubblici e alle reti di attori sia territoriali che funzionali, implicando altresì lo spostamento dell’attenzione su processi di mediazione sociale ed interdipendenza istituzionale. La localizzazione delle politiche, ad esempio, costituisce un processo carico di ambivalenza sotto molti punti di vista. A partire da alcune considerazioni preliminari, il contributo ipotizza una prospettiva d’analisi utile ad indagare le modalità di comportamento degli attori locali e le forme di regolazione emergenti dall’interazione di attori pubblici e privati (istituzioni pubbliche, forze politiche, forze sociali, sistemi d’impresa) in due distinti settori delle politiche territoriali: le politiche sociali e le politiche per la promozione dello sviluppo economico-produttivo locale. In primo luogo, si tratta di ambiti di intervento in cui appare più evidente l’evoluzione in atto, con tutte le sue incognite e potenzialità; in secondo luogo, la compresenza di due ambiti apparentemente così distanti consente di sottolineare l’importanza di pensare come strettamente interdipendenti sviluppo economico e coesione sociale. Entrambi concorrono a pieno titolo a promuovere lo sviluppo locale.

A. Martelli, N. De Luigi (2006). L'analisi della riflessività per lo sviluppo locale: un percorso possibile. NEW YORK : Lulu Press.

L'analisi della riflessività per lo sviluppo locale: un percorso possibile

MARTELLI, ALESSANDRO;DE LUIGI, NICOLA
2006

Abstract

Nel corso degli anni novanta in Italia si è profondamente modificato il quadro istituzionale in cui vengono definite e realizzate le politiche pubbliche locali e la natura degli attori coinvolti nella definizione e implementazione di tali politiche. Alla base di così rilevanti trasformazioni risiede una pluralità di dinamiche, in alcuni casi fortemente connesse tra loro, che hanno a che vedere con la ridefinizione dei confini della politica e dei rapporti tra pubblico e privato (ciò che la politica deve fare e come lo deve fare), l’emergere di nuovi stili di governo e nuove architetture istituzionali e l’inedita rilevanza assunta dalla dimensione locale in ambito economico, politico e sociale. Oggi, in sostanza, si delineano a livello locale modelli di regolazione dei rapporti tra i differenti attori coinvolti nella definizione e attuazione delle politiche locali più complessi e diversificati, la cui individuazione e analisi hanno imposto alle scienze sociali l’adozione di nuovi concetti e nuove prospettive. Il concetto di governance è oggi quello più utilizzato per cogliere il cambio di prospettiva in corso e dare il giusto rilievo alle nuove forme di regolazione dell’economia e della società e al ruolo occupato dagli attori non pubblici e alle reti di attori sia territoriali che funzionali, implicando altresì lo spostamento dell’attenzione su processi di mediazione sociale ed interdipendenza istituzionale. La localizzazione delle politiche, ad esempio, costituisce un processo carico di ambivalenza sotto molti punti di vista. A partire da alcune considerazioni preliminari, il contributo ipotizza una prospettiva d’analisi utile ad indagare le modalità di comportamento degli attori locali e le forme di regolazione emergenti dall’interazione di attori pubblici e privati (istituzioni pubbliche, forze politiche, forze sociali, sistemi d’impresa) in due distinti settori delle politiche territoriali: le politiche sociali e le politiche per la promozione dello sviluppo economico-produttivo locale. In primo luogo, si tratta di ambiti di intervento in cui appare più evidente l’evoluzione in atto, con tutte le sue incognite e potenzialità; in secondo luogo, la compresenza di due ambiti apparentemente così distanti consente di sottolineare l’importanza di pensare come strettamente interdipendenti sviluppo economico e coesione sociale. Entrambi concorrono a pieno titolo a promuovere lo sviluppo locale.
2006
Identità e sviluppo locale
147
165
A. Martelli, N. De Luigi (2006). L'analisi della riflessività per lo sviluppo locale: un percorso possibile. NEW YORK : Lulu Press.
A. Martelli; N. De Luigi
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