La ricerca affronta lo studio della formazione del pensiero storico, critico ed estetico di Massimo Mila, nel panorama degli studi musicali e della cultura italiana della prima metà del Novecento. Il periodo considerato si estende dalla prime recensioni di Mila, uscite sul "Baretti" di Piero Gobetti nel 1928, al volume "L'esperienza musicale e l'estetica" che Einaudi pubblica nel 1950 in prima edizione. Il lavoro si divide in due parti. La prima affronta lo studio delle matrici intellettuali di Mila, nel contesto della cultura militante torinese fra le due guerre e degli ambienti e dei rapporti umani che hanno avuto influenza sulla formazione dell'autore. Nondimeno, la ricerca studia il partecipato impegno di Mila nel movimento di "Giustizia e Libertà", il quinquennale periodo carcerario (1935-1940) e la lotta per la Resistenza. Questa parte ha un taglio storico-biografico. La seconda parte riprende i motivi emersi nella prima e li raccorda con le idee degli scritti critico-musicali. Essa perciò osserva il formarsi della personalità critica dal momento delle collaborazioni a varie riviste e case editrici, agli scritti degli anni Trenta-Quaranta, in particolare sulla "Rassegna musicale", per concentrarsi infine sulle due importanti pubblicazioni che compendiano il pensiero di Mila entro il 1950, la "Breve storia della musica" e "L'esperienza musicale e l'estetica". Di queste due opere vengono esaminati genesi, struttura, stile e metodo, e ne vengono verificati i contenuti alla luce dell'esperienza intellettuale e politica dell'autore, discussi nella prma parte.
Massimo Mila, la musica come pensiero. Dalla formazione intellettuale e politica alla prima maturità (1928-1950) / C. Cuomo. - STAMPA. - (2004).
Massimo Mila, la musica come pensiero. Dalla formazione intellettuale e politica alla prima maturità (1928-1950)
CUOMO, CARLA
2004
Abstract
La ricerca affronta lo studio della formazione del pensiero storico, critico ed estetico di Massimo Mila, nel panorama degli studi musicali e della cultura italiana della prima metà del Novecento. Il periodo considerato si estende dalla prime recensioni di Mila, uscite sul "Baretti" di Piero Gobetti nel 1928, al volume "L'esperienza musicale e l'estetica" che Einaudi pubblica nel 1950 in prima edizione. Il lavoro si divide in due parti. La prima affronta lo studio delle matrici intellettuali di Mila, nel contesto della cultura militante torinese fra le due guerre e degli ambienti e dei rapporti umani che hanno avuto influenza sulla formazione dell'autore. Nondimeno, la ricerca studia il partecipato impegno di Mila nel movimento di "Giustizia e Libertà", il quinquennale periodo carcerario (1935-1940) e la lotta per la Resistenza. Questa parte ha un taglio storico-biografico. La seconda parte riprende i motivi emersi nella prima e li raccorda con le idee degli scritti critico-musicali. Essa perciò osserva il formarsi della personalità critica dal momento delle collaborazioni a varie riviste e case editrici, agli scritti degli anni Trenta-Quaranta, in particolare sulla "Rassegna musicale", per concentrarsi infine sulle due importanti pubblicazioni che compendiano il pensiero di Mila entro il 1950, la "Breve storia della musica" e "L'esperienza musicale e l'estetica". Di queste due opere vengono esaminati genesi, struttura, stile e metodo, e ne vengono verificati i contenuti alla luce dell'esperienza intellettuale e politica dell'autore, discussi nella prma parte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
