Questo testo si propone, attraverso l'analisi dei documenti, di indagare una dimensione fino a ora scarsamente analizzata e approfondita, quella delle problematiche relative all'amore e al sesso nel Medioevo e Rinascimento. Una dimensione nella quale gli studiosi si sono calati, consapevoli di acerbe difficoltà, più che mai attenti a non lasciarsi condizionare e sopraffare dalla facile retorica che un linguaggio particolarmente crudo e sfacciato, proposto senza infingimenti e artifici letterari, potrebbe determinare. La corposa documentazione, se presentata al di fuori di un'indagine rigorosamente scientifica, avrebbe corso il rischio di essere definita piccante o a luci rosse, tanto per usare un luogo verbale assai comune e forse abusato, costituendo una sorta di dozzinale semplificazione alla quale ognuno, nella stesura dei singoli interventi, si è ben guardato dal fare la minima concessione. Nel pieno rispetto della forma espressiva originale delle carte conservate presso gli archivi, si è voluto procedere alla disamina puntuale dei più diversi percorsi che esse consentivano e custodivano, così da poter serenamente dibattere di sessualità e innamoramento, di deviazioni e problematiche affettive, di amore e di conturbanti vicende in un ambito strettamente scientifico, volto a definire e comprendere quella che senza dubbio può essere indagata come "questione sociale", un fenomeno che da sempre accompagna l'incedere dell'uomo nella sua propria, intima storia. Stemperare, allora, i fatti in parole, significa calarsi nei documenti affidandosi a essi senza riserve, fino al limite massimo, alla frontiera ultima che stabilisce la cesura tra l'immagine figurata e la realtà oggettiva, così da porgere allo studioso come al curioso e comune lettore, una chiave d'accesso semplice e pur carica di elementi di valutazione.
Cipolla C. (2006). Introduzione. MILANO : FrancoAngeli.
Introduzione
CIPOLLA, COSTANTINO
2006
Abstract
Questo testo si propone, attraverso l'analisi dei documenti, di indagare una dimensione fino a ora scarsamente analizzata e approfondita, quella delle problematiche relative all'amore e al sesso nel Medioevo e Rinascimento. Una dimensione nella quale gli studiosi si sono calati, consapevoli di acerbe difficoltà, più che mai attenti a non lasciarsi condizionare e sopraffare dalla facile retorica che un linguaggio particolarmente crudo e sfacciato, proposto senza infingimenti e artifici letterari, potrebbe determinare. La corposa documentazione, se presentata al di fuori di un'indagine rigorosamente scientifica, avrebbe corso il rischio di essere definita piccante o a luci rosse, tanto per usare un luogo verbale assai comune e forse abusato, costituendo una sorta di dozzinale semplificazione alla quale ognuno, nella stesura dei singoli interventi, si è ben guardato dal fare la minima concessione. Nel pieno rispetto della forma espressiva originale delle carte conservate presso gli archivi, si è voluto procedere alla disamina puntuale dei più diversi percorsi che esse consentivano e custodivano, così da poter serenamente dibattere di sessualità e innamoramento, di deviazioni e problematiche affettive, di amore e di conturbanti vicende in un ambito strettamente scientifico, volto a definire e comprendere quella che senza dubbio può essere indagata come "questione sociale", un fenomeno che da sempre accompagna l'incedere dell'uomo nella sua propria, intima storia. Stemperare, allora, i fatti in parole, significa calarsi nei documenti affidandosi a essi senza riserve, fino al limite massimo, alla frontiera ultima che stabilisce la cesura tra l'immagine figurata e la realtà oggettiva, così da porgere allo studioso come al curioso e comune lettore, una chiave d'accesso semplice e pur carica di elementi di valutazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


