Il saggio Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina, affronta il tema inedito della genesi della città storica orientale e giapponese in particolare, fino a svelare nel paesaggio urbano del Giappone contemporaneo una sorprendente continuità con la logica costruttiva e spaziale delle città tradizionali e con le categorie estetico-spaziali che ne hanno modellato il volto. La modernità urbanistica e architettonica in Giappone non si è infatti costituita nel segno delle contrapposizioni tipicamente occidentali tra antico e moderno, centro e periferia, interno ed esterno. Ma la novità dello studio sta anche nel riferimento a una particolare esperienza letteraria, quella dello scrittore Nagai Kafū, come cifra per comprendere la dimensione più caratteristica dello spazio urbano giapponese: la sua intrinseca temporalità, la «logica del luogo» che fa di Tokyo stessa un racconto, una trama di continue transizioni, una «città delle situazioni» irriducibile a qualunque forzata unità prospettica e alla concezione cartesiana e geometrizzante dello spazio urbano occidentale moderno. Il libro offre dunque anche sul piano metodologico una nuova prospettiva di ricerca per cogliere, non solo nell'estetica comparata, l’unità di fondo delle diverse «costruzioni testuali» riconoscibili al fondo di ogni civiltà.

Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina / L. Ricca. - STAMPA. - (2014), pp. 1-103.

Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina

RICCA, LAURA
2014

Abstract

Il saggio Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina, affronta il tema inedito della genesi della città storica orientale e giapponese in particolare, fino a svelare nel paesaggio urbano del Giappone contemporaneo una sorprendente continuità con la logica costruttiva e spaziale delle città tradizionali e con le categorie estetico-spaziali che ne hanno modellato il volto. La modernità urbanistica e architettonica in Giappone non si è infatti costituita nel segno delle contrapposizioni tipicamente occidentali tra antico e moderno, centro e periferia, interno ed esterno. Ma la novità dello studio sta anche nel riferimento a una particolare esperienza letteraria, quella dello scrittore Nagai Kafū, come cifra per comprendere la dimensione più caratteristica dello spazio urbano giapponese: la sua intrinseca temporalità, la «logica del luogo» che fa di Tokyo stessa un racconto, una trama di continue transizioni, una «città delle situazioni» irriducibile a qualunque forzata unità prospettica e alla concezione cartesiana e geometrizzante dello spazio urbano occidentale moderno. Il libro offre dunque anche sul piano metodologico una nuova prospettiva di ricerca per cogliere, non solo nell'estetica comparata, l’unità di fondo delle diverse «costruzioni testuali» riconoscibili al fondo di ogni civiltà.
2014
103
9788843075560
Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina / L. Ricca. - STAMPA. - (2014), pp. 1-103.
L. Ricca
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