Nel Bronzo Tardo I (circa 1600-1400 a.C) Tilmen Höyük perde lo status di capitale e diventa un centro di secondaria importanza: l’abitato si ridimensiona, la cinta a casematte cade in disuso e l’acropoli non è più sede di un palazzo reale. Tuttavia non si tratta di un periodo di completa decadenza, poiché la città è ancora in grado di attrarre maestranze di tutto rispetto, come testimonia la residenza C (costruita in parte sopra alle rovine del Palazzo A). Si tratta di un imponente edificio privato con una pianta quasi rettangolare, suddivisa ai due lati di una grande sala centrale, in cui si apre l’ingresso. Le due ali laterali presentano vari ambienti minori. Il piano superiore, non conservato, è testimoniato da un vano scala che consentiva di collegare il settore pubblico alla zona privata della residenza. Sul lato est della residenza C una stretta strada in pendio collegava l’acropoli con la città bassa, attorno a cui si dispongono vari edifici domestici. Uno di essi, nell’area K-5, presenta due ambienti e un vano scala che conduceva al piano superiore. L’insediamento si estende anche in zone limitate della città bassa (M e P), oltre che alle pendici dell’acropoli (H) e sulla sommità del sito (C, D, G, L, Q), dove è ben osservabile un ultimo livello di distruzione.
Antonio Bonomo, Benedetta Panciroli (2011). “Tilmen Höyük. Il Bronzo Tardo I. Bologna : Nicolò Marchetti.
“Tilmen Höyük. Il Bronzo Tardo I
BONOMO, ANTONIO;
2011
Abstract
Nel Bronzo Tardo I (circa 1600-1400 a.C) Tilmen Höyük perde lo status di capitale e diventa un centro di secondaria importanza: l’abitato si ridimensiona, la cinta a casematte cade in disuso e l’acropoli non è più sede di un palazzo reale. Tuttavia non si tratta di un periodo di completa decadenza, poiché la città è ancora in grado di attrarre maestranze di tutto rispetto, come testimonia la residenza C (costruita in parte sopra alle rovine del Palazzo A). Si tratta di un imponente edificio privato con una pianta quasi rettangolare, suddivisa ai due lati di una grande sala centrale, in cui si apre l’ingresso. Le due ali laterali presentano vari ambienti minori. Il piano superiore, non conservato, è testimoniato da un vano scala che consentiva di collegare il settore pubblico alla zona privata della residenza. Sul lato est della residenza C una stretta strada in pendio collegava l’acropoli con la città bassa, attorno a cui si dispongono vari edifici domestici. Uno di essi, nell’area K-5, presenta due ambienti e un vano scala che conduceva al piano superiore. L’insediamento si estende anche in zone limitate della città bassa (M e P), oltre che alle pendici dell’acropoli (H) e sulla sommità del sito (C, D, G, L, Q), dove è ben osservabile un ultimo livello di distruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.