Lungo il medio corso del fiume Conca, in un punto facilmente guadabile posto ai piedi del colle su cui sorge Gemmano, si trova una vasta area fertile e pianeggiante ideale per l’insediamento umano. Sulla sua superficie, in seguito alle continue arature, affiorano frequentemente detriti di laterizi, frammenti ceramici e oggetti in metallo che hanno attirato da diverse generazioni appassionati di Antichità e studiosi di ogni genere. Si tratta della piana di San Pietro in Cotto, che deve il suo nome a una piccola chiesa rurale, ormai distrutta, anche se la tradizione locale la associa alla presenza di un antico municipium romano, sulla lettura di un epigrafe riminese in cui munic. cott. viene trascritto in munic(ipi) cott(i). In quest’area in passato sono segnalati importanti ritrovamenti, seppur sporadici, il cui range cronologico oscilla tra l’Età del Ferro e la media età imperiale, molti dei quali sono oggi visibili nel Museo della città di Rimini. Sulla base di questi rinvenimenti era stata formulata in passato l’ipotesi che l’intera piana fosse occupata da un villaggio (vicus), sorto attorno a un santuario monumentale. Nel 2008 e nel 2009, il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, sotto la direzione di chi scrive e del prof. Andrea Augenti, grazie al contributo del consorzio dei Comuni di Gemmano, Montefiore Conca e Morciano, e della Banca Malatestiana, sono stati effettuati due campagne di scavo nell’area del podere Faetani, all’estremità Ovest della piana di San Pietro in Cotto. La scelta dell’area è avvenuta per la presenza in questa zona di alcune suspensurae e di pavimentazioni in cocciopesto e mosaico, individuate agli inizi del Novecento da Aurelio Grassi, un appassionato locale, nella cantina della casa colonica che si trova all’interno del Podere Faetani, intercettate al momento della sua costruzione. Grazie alle nuove indagini abbiamo potuto individuare l’impianto di una larga strada glareata e l’ultima occupazione di una villa urbano-rustica di epoca romana, ma soprattutto ricostruire la storia del sito a seguito del suo abbandono. L’insediamento rurale in epoca romana è un tema molto dibattuto sia dagli storici, sia dagli archeologi. Con questo nuovo tipo di indagini programmatiche, credo sia possibile accrescere la conoscenza del paesaggio antico. In questo contributo cercherò di riassumere i dati emersi nelle recenti indagini svolte e di inserirli in un quadro archeologico e territoriale più ampio. Se infatti i saggi effettuati si sono concentrati su due settori di 100 mq ciascuno, l’area di dispersione dei manufatti in-dica una frequentazione di diversi ettari, corrispondente probabilmente a diverse unità insediative che tenteremo di discutere nel corso di questo saggio. Allo scavo abbiamo inoltre affiancato un programma di ricognizioni sistematiche che per il loro carattere non invasivo consentiranno ulteriormente di incrementare i dati a nostra disposizione.

La villa di San Pietro in Cotto: un sito strategico lungo un diverticolo della via Flaminia / Enrico Cirelli. - STAMPA. - (2014), pp. 32-43.

La villa di San Pietro in Cotto: un sito strategico lungo un diverticolo della via Flaminia

CIRELLI, ENRICO
2014

Abstract

Lungo il medio corso del fiume Conca, in un punto facilmente guadabile posto ai piedi del colle su cui sorge Gemmano, si trova una vasta area fertile e pianeggiante ideale per l’insediamento umano. Sulla sua superficie, in seguito alle continue arature, affiorano frequentemente detriti di laterizi, frammenti ceramici e oggetti in metallo che hanno attirato da diverse generazioni appassionati di Antichità e studiosi di ogni genere. Si tratta della piana di San Pietro in Cotto, che deve il suo nome a una piccola chiesa rurale, ormai distrutta, anche se la tradizione locale la associa alla presenza di un antico municipium romano, sulla lettura di un epigrafe riminese in cui munic. cott. viene trascritto in munic(ipi) cott(i). In quest’area in passato sono segnalati importanti ritrovamenti, seppur sporadici, il cui range cronologico oscilla tra l’Età del Ferro e la media età imperiale, molti dei quali sono oggi visibili nel Museo della città di Rimini. Sulla base di questi rinvenimenti era stata formulata in passato l’ipotesi che l’intera piana fosse occupata da un villaggio (vicus), sorto attorno a un santuario monumentale. Nel 2008 e nel 2009, il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, sotto la direzione di chi scrive e del prof. Andrea Augenti, grazie al contributo del consorzio dei Comuni di Gemmano, Montefiore Conca e Morciano, e della Banca Malatestiana, sono stati effettuati due campagne di scavo nell’area del podere Faetani, all’estremità Ovest della piana di San Pietro in Cotto. La scelta dell’area è avvenuta per la presenza in questa zona di alcune suspensurae e di pavimentazioni in cocciopesto e mosaico, individuate agli inizi del Novecento da Aurelio Grassi, un appassionato locale, nella cantina della casa colonica che si trova all’interno del Podere Faetani, intercettate al momento della sua costruzione. Grazie alle nuove indagini abbiamo potuto individuare l’impianto di una larga strada glareata e l’ultima occupazione di una villa urbano-rustica di epoca romana, ma soprattutto ricostruire la storia del sito a seguito del suo abbandono. L’insediamento rurale in epoca romana è un tema molto dibattuto sia dagli storici, sia dagli archeologi. Con questo nuovo tipo di indagini programmatiche, credo sia possibile accrescere la conoscenza del paesaggio antico. In questo contributo cercherò di riassumere i dati emersi nelle recenti indagini svolte e di inserirli in un quadro archeologico e territoriale più ampio. Se infatti i saggi effettuati si sono concentrati su due settori di 100 mq ciascuno, l’area di dispersione dei manufatti in-dica una frequentazione di diversi ettari, corrispondente probabilmente a diverse unità insediative che tenteremo di discutere nel corso di questo saggio. Allo scavo abbiamo inoltre affiancato un programma di ricognizioni sistematiche che per il loro carattere non invasivo consentiranno ulteriormente di incrementare i dati a nostra disposizione.
2014
Morciano di Romagna. Forvm Vetvs, Luogo, Comunità, Pratica dello scambio
32
43
La villa di San Pietro in Cotto: un sito strategico lungo un diverticolo della via Flaminia / Enrico Cirelli. - STAMPA. - (2014), pp. 32-43.
Enrico Cirelli
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