L’intervento psicoeducazionale consiste nel fornire informazioni specifiche in aree considerate importanti nel processo di guarigione allo scopo di incrementare la consapevolezza di malattia e la motivazione al cambiamento. Questa ricerca ha valutato l’utilizzo in Italia dei gruppi psicoeducazionali nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Sono stati contattati telefonicamente 75 centri ospedalieri pubblici e privati specializzati: il 20% ha dichiarato di utilizzare questa metodologia. Abbiamo somministrato ai conduttori dei gruppi un questionario self-report di 25 item appositamente approntato per l’occasione. I risultati indicano che i gruppi sono sorti per soddisfare esigenze di ordine pratico o economico e in riferimento a esperienze precedenti oppure su proposta individuale. Si riscontrano differenze di ordine organizzativo e strutturale (numero di partecipanti, durata degli incontri, caratteristiche del conduttore), ma anche similitudini importanti: modello teorico di riferimento (cognitivo-comportamentale), argomenti affrontati, inserimento all’interno di programmi terapeutici integrati. Le informazioni di follow-up (fornite da oltre la metà dei gruppi contattati) indicano una buona risposta terapeutica quando l’intervento è utilizzato all’interno di un trattamento di più ampie dimensioni (psicoterapia individuale o familiare, terapie mediche, ricovero) oppure nell’ambito di protocolli complessi quali i stepped-care, i decision tree. Un ulteriore ambito applicativo è quello preventivo.
Baldoni F., Tomassoni S., Dallomo A., Franzoni E., Ercolani M. (2005). L’intervento psicoeducazionale di gruppo nei Disturbi del Comportamento Alimentare.. BARI : GRP.
L’intervento psicoeducazionale di gruppo nei Disturbi del Comportamento Alimentare.
BALDONI, FRANCO;FRANZONI, EMILIO;ERCOLANI, MAURO
2005
Abstract
L’intervento psicoeducazionale consiste nel fornire informazioni specifiche in aree considerate importanti nel processo di guarigione allo scopo di incrementare la consapevolezza di malattia e la motivazione al cambiamento. Questa ricerca ha valutato l’utilizzo in Italia dei gruppi psicoeducazionali nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Sono stati contattati telefonicamente 75 centri ospedalieri pubblici e privati specializzati: il 20% ha dichiarato di utilizzare questa metodologia. Abbiamo somministrato ai conduttori dei gruppi un questionario self-report di 25 item appositamente approntato per l’occasione. I risultati indicano che i gruppi sono sorti per soddisfare esigenze di ordine pratico o economico e in riferimento a esperienze precedenti oppure su proposta individuale. Si riscontrano differenze di ordine organizzativo e strutturale (numero di partecipanti, durata degli incontri, caratteristiche del conduttore), ma anche similitudini importanti: modello teorico di riferimento (cognitivo-comportamentale), argomenti affrontati, inserimento all’interno di programmi terapeutici integrati. Le informazioni di follow-up (fornite da oltre la metà dei gruppi contattati) indicano una buona risposta terapeutica quando l’intervento è utilizzato all’interno di un trattamento di più ampie dimensioni (psicoterapia individuale o familiare, terapie mediche, ricovero) oppure nell’ambito di protocolli complessi quali i stepped-care, i decision tree. Un ulteriore ambito applicativo è quello preventivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.