È il secolo di Mozart il centro della riflessione dei Linguaggi delle arti di quest’anno: il Settecento magistralmente indagato da Jean Starobinski nei volumi L'Invention de la Liberté (1964), Les Emblèmes de la Raison (1973). Al caleidoscopio di nuovi sentimenti e sensazioni, idee rivoluzionarie e interesse per l’antichità messi in luce dal grande studioso svizzero sono dedicati gli incontri, attenti a scrittura, arti visive, teatro, musica, nella convinzione che l’intreccio fra campi di ricerca, discipline, e metodi aiuti a meglio comprendere la storia nel suo fluire e nella sua complessità. Alle idee a cui si ispira questa sezione del Festival è dedicata la conversazione dei curatori Enrico Bellei e Sonia Cavicchioli presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena. Mozart e la intrigante e romanzesca rivalità con Antonio Salieri, cui Puškin ha dato vita in Mozart e Salieri e Il Convitato di pietra (entrambi dai Microdrammi), sono protagonisti della lettura drammatizzata Mozart e Don Giovanni curata da Andrea Pulga. Ad alcuni elementi e personaggi emergenti del secolo sono poi dedicati l’incontro dei musicisti con le scuole e i due film in programma. L’“Ensemble Brixia Musicalis” si occupa del violino veneziano, strumento valorizzato dall’esperienza veneta; il film di Pupi Avati Noi tre è dedicato a Mozart (qui bambino in visita a Bologna); Valmont di Milos Forman si ispira al bellissimo romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, Les liaisons dangereuses. Al Grand Tour, fenomeno che coinvolse e spinse a visitare l’Italia centinaia di aristocratici, uomini di cultura, artisti europei è dedicata la relazione di Marcella Culatti, che illustrerà il tema concentrandosi in particolare sullo straordinario viaggio di lord William Beckford, autore fra l’altro del romanzo Vathek, e del pittore John Robert Cozens, ingaggiato dall’aristocratico come “reporter”, i cui acquerelli evocano fantasticamente gli stati d’animo e le impressioni annotati da Beckford nel diario di viaggio. Un’altra faccia importante del Settecento è, come noto, l’attrazione per le rovine, che unisce l’interesse scientifico e archelogico, e un gusto che si può definire romantico: all’enorme significato e impatto dei ruderi sulla cultura del secolo è dedicata la relazione di Emilia Calbi, autrice di un saggio su questo tema recentemente pubblicato nel volume sulla Pittura di paesaggio in Italia. Il Settecento (Electa), curato dalla studiosa e da Anna Ottani Cavina. La conferenza approfondirà anche la figura del grande incisore Piranesi, appassionato e geniale interprete dei resti antichi. Ma il XVIII secolo è anche tempo in cui la vita delle corti di Antico Regime distilla raffinatezze esemplari in ambito artistico, musicale, nei comportamenti. Il Settecento estense è protagonista di due conferenze: quella di Patrizia Curti a proposito della corte ducale di Modena, dei suoi gusti, interessi e protagonisti; e quella di Maria Grazia Bernardini, Soprintendente per il Patrimonio Storico e Artistico di Modena, riguardante l’importante restauro dei soffitti dorati in Palazzo Ducale a Modena.
E. Bellei, S. Cavicchioli (2006). Grandezze e Meraviglie. IX Festival Musicale Estense. I linguaggi delle arti: il Settecento.
Grandezze e Meraviglie. IX Festival Musicale Estense. I linguaggi delle arti: il Settecento
CAVICCHIOLI, SONIA
2006
Abstract
È il secolo di Mozart il centro della riflessione dei Linguaggi delle arti di quest’anno: il Settecento magistralmente indagato da Jean Starobinski nei volumi L'Invention de la Liberté (1964), Les Emblèmes de la Raison (1973). Al caleidoscopio di nuovi sentimenti e sensazioni, idee rivoluzionarie e interesse per l’antichità messi in luce dal grande studioso svizzero sono dedicati gli incontri, attenti a scrittura, arti visive, teatro, musica, nella convinzione che l’intreccio fra campi di ricerca, discipline, e metodi aiuti a meglio comprendere la storia nel suo fluire e nella sua complessità. Alle idee a cui si ispira questa sezione del Festival è dedicata la conversazione dei curatori Enrico Bellei e Sonia Cavicchioli presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena. Mozart e la intrigante e romanzesca rivalità con Antonio Salieri, cui Puškin ha dato vita in Mozart e Salieri e Il Convitato di pietra (entrambi dai Microdrammi), sono protagonisti della lettura drammatizzata Mozart e Don Giovanni curata da Andrea Pulga. Ad alcuni elementi e personaggi emergenti del secolo sono poi dedicati l’incontro dei musicisti con le scuole e i due film in programma. L’“Ensemble Brixia Musicalis” si occupa del violino veneziano, strumento valorizzato dall’esperienza veneta; il film di Pupi Avati Noi tre è dedicato a Mozart (qui bambino in visita a Bologna); Valmont di Milos Forman si ispira al bellissimo romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, Les liaisons dangereuses. Al Grand Tour, fenomeno che coinvolse e spinse a visitare l’Italia centinaia di aristocratici, uomini di cultura, artisti europei è dedicata la relazione di Marcella Culatti, che illustrerà il tema concentrandosi in particolare sullo straordinario viaggio di lord William Beckford, autore fra l’altro del romanzo Vathek, e del pittore John Robert Cozens, ingaggiato dall’aristocratico come “reporter”, i cui acquerelli evocano fantasticamente gli stati d’animo e le impressioni annotati da Beckford nel diario di viaggio. Un’altra faccia importante del Settecento è, come noto, l’attrazione per le rovine, che unisce l’interesse scientifico e archelogico, e un gusto che si può definire romantico: all’enorme significato e impatto dei ruderi sulla cultura del secolo è dedicata la relazione di Emilia Calbi, autrice di un saggio su questo tema recentemente pubblicato nel volume sulla Pittura di paesaggio in Italia. Il Settecento (Electa), curato dalla studiosa e da Anna Ottani Cavina. La conferenza approfondirà anche la figura del grande incisore Piranesi, appassionato e geniale interprete dei resti antichi. Ma il XVIII secolo è anche tempo in cui la vita delle corti di Antico Regime distilla raffinatezze esemplari in ambito artistico, musicale, nei comportamenti. Il Settecento estense è protagonista di due conferenze: quella di Patrizia Curti a proposito della corte ducale di Modena, dei suoi gusti, interessi e protagonisti; e quella di Maria Grazia Bernardini, Soprintendente per il Patrimonio Storico e Artistico di Modena, riguardante l’importante restauro dei soffitti dorati in Palazzo Ducale a Modena.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


