La sezione I linguaggi delle arti, che a partire dalla VI edizione (2003) affianca il festival Grandezze e Meraviglie (2003), nasce dalla collaborazione di Enrico Bellei, direttore artistico, con Sonia Cavicchioli. Essa indica, fin dal titolo, l’interesse nei confronti della molteplicità dei linguaggi (e) delle arti, e dei punti di vista con cui si sceglie di esplorarli. Se da un lato il progetto parte dalla constatazione che l’intreccio, il rimando reciproco fra parola e immagine sono costanti immancabili della tradizione europea, esso prende forza all’interno del festival procedendo dall’osservazione che il luogo quintessenziale dove si verificano gli intrecci fra arti e discipline è probabilmente il teatro. Questa forma d’arte distilla infatti e rende inseparabili musica, poesia, scenografia e quindi arti visive, danza. Il progetto che questi plurali (linguaggi, arti) designano è quello di mettere accanto esperienze e saperi, modi di espressione e di studio; è l’idea di accostare – nel senso di avvicinarsi e avvicinare – linguaggi diversi, e di dare loro voce attraverso interpreti che si dedicano all’attività creativa, o alla ricerca e alla conoscenza; talvolta alle due cose insieme. Nasce dalla curiosità, innanzitutto, e da una ulteriore constatazione: che la storia della cultura è di fatto prodotto di interferenze, di contaminanzioni, di incontri fra persone, luoghi, idee. Il progetto propone di disporsi a un’attenzione trasversale: un modo per fare propria una lente con cui decifrare smerigliature e ‘segni ambigui’ a prima vista illeggibili, per rendere alle arti il loro valore di testimoni talvolta problematici e difficili, e proprio per questo indispensabili e attraenti.
E. Bellei, S. Cavicchioli (2004). Grandezze e Meraviglie. VII Festival Musicale Estense. I linguaggi delle arti: il Medioevo.
Grandezze e Meraviglie. VII Festival Musicale Estense. I linguaggi delle arti: il Medioevo
CAVICCHIOLI, SONIA
2004
Abstract
La sezione I linguaggi delle arti, che a partire dalla VI edizione (2003) affianca il festival Grandezze e Meraviglie (2003), nasce dalla collaborazione di Enrico Bellei, direttore artistico, con Sonia Cavicchioli. Essa indica, fin dal titolo, l’interesse nei confronti della molteplicità dei linguaggi (e) delle arti, e dei punti di vista con cui si sceglie di esplorarli. Se da un lato il progetto parte dalla constatazione che l’intreccio, il rimando reciproco fra parola e immagine sono costanti immancabili della tradizione europea, esso prende forza all’interno del festival procedendo dall’osservazione che il luogo quintessenziale dove si verificano gli intrecci fra arti e discipline è probabilmente il teatro. Questa forma d’arte distilla infatti e rende inseparabili musica, poesia, scenografia e quindi arti visive, danza. Il progetto che questi plurali (linguaggi, arti) designano è quello di mettere accanto esperienze e saperi, modi di espressione e di studio; è l’idea di accostare – nel senso di avvicinarsi e avvicinare – linguaggi diversi, e di dare loro voce attraverso interpreti che si dedicano all’attività creativa, o alla ricerca e alla conoscenza; talvolta alle due cose insieme. Nasce dalla curiosità, innanzitutto, e da una ulteriore constatazione: che la storia della cultura è di fatto prodotto di interferenze, di contaminanzioni, di incontri fra persone, luoghi, idee. Il progetto propone di disporsi a un’attenzione trasversale: un modo per fare propria una lente con cui decifrare smerigliature e ‘segni ambigui’ a prima vista illeggibili, per rendere alle arti il loro valore di testimoni talvolta problematici e difficili, e proprio per questo indispensabili e attraenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.