La ricerca concerne lo studio su organismi insediativi e nuclei urbani di limitata estensione - in contesti individuati nel territorio della Regione Emilia Romagna - nei quali siano riconoscibili fasi formative e linee di sviluppo dei processi tipologici; in particolare la ricerca si propone di affrontare le problematiche di salvaguardia e riqualificazione del patrimonio edilizio e architettonico del territorio rurale. Gli “ambiti di studio” vengono individuati sulla base di caratteristiche ambientali e insediative omogenee, anche in riferimento alla presenza di determinate tradizioni costruttive locali. In tali “ambiti” si rende necessaria un’analisi delle strutture più consolidate – caratterizzanti i processi formativi dei tipi edilizi – e delle zone di discontinuità, incongruità o alterazione dei tessuti aggregativi; si tratta quindi di complessi edilizi che richiedono, da un lato, il riconoscimento di interventi incongrui e, dall’altro, proposte di adeguamento con interventi appropriati, in relazione alle fasi dei processi tipologici esaminati. Lo sviluppo formativo pone, pertanto, problemi di trasformazione delle strutture edilizie e di contestualizzazione degli interventi, in relazione alle variazioni dei “modelli d’uso”, alla compresenza tra diverse culture e tradizioni abitative, all’integrazione funzionale e spaziale con varie strutture terziarie di servizio alla residenza (ad esempio, per diverse attività commerciali o di supporto e di scambio tra ambiti spaziali pubblici e privati). Occorre, quindi, predisporre una strumentazione operativa di valutazione della congruità degli interventi e delle proposte di adeguamento tecnologico e funzionale, in relazione a fattori e parametri di “rendimento” di una determinata struttura edilizia, all’atto del suo inserimento in uno specifico contesto ambientale. La valutazione del rendimento tipologico-ambientale interviene sia in una fase di lettura del contesto costruito - nella verifica delle relazioni fondamentali ed elementari che legano un determinato oggetto costruito a quelli circostanti - sia in fase di progetto, come misura del rapporto tra la struttura insediativa prima e dopo le modificazioni introdotte dall’intervento progettuale. Attraverso il concetto di rendimento, nella presente ricerca si intende, quindi, stabilire una connessione tra regole di progetto e cognizione del processo tipologico, per valutare la pertinenza del nuovo oggetto costruito nei confronti del tessuto e della strutturazione edilizia preesistente, secondo una logica di congruenza delle mutazioni tipologiche con il contesto di inserimento ambientale. A questa problematica si lega il rapporto fra tradizione ed innovazione, in particolare nella fase di realizzabilità costruttiva per interventi di recupero o di nuova edificazione. Il programma di ricerca prevede quindi la definizione di linee-guida per la valutazione e l’applicazione di procedimenti costruttivi appropriati alle fasi formative dei tipi edilizi studiati. Nello sviluppo del programma di ricerca verrà affrontata l’analisi dei fattori di compatibilità e rendimento inerenti alle mutazioni tipologiche degli organismi edilizi, dovute, da un lato, all’adeguamento esigenziale-prestazionale, dall’altro, ai fenomeni di integrazione funzionale-spaziale fra struttura residenziale e micro-servizi di pertinenza.

A.C. Dell'acqua (2005). Edilizia di base e architettura regionale: fattori di rendimento e linee-guida per gli interventi di tutela e valorizzazione ambientale nel contesto emiliano-romagnolo..

Edilizia di base e architettura regionale: fattori di rendimento e linee-guida per gli interventi di tutela e valorizzazione ambientale nel contesto emiliano-romagnolo.

DELL'ACQUA, ADOLFO CESARE
2005

Abstract

La ricerca concerne lo studio su organismi insediativi e nuclei urbani di limitata estensione - in contesti individuati nel territorio della Regione Emilia Romagna - nei quali siano riconoscibili fasi formative e linee di sviluppo dei processi tipologici; in particolare la ricerca si propone di affrontare le problematiche di salvaguardia e riqualificazione del patrimonio edilizio e architettonico del territorio rurale. Gli “ambiti di studio” vengono individuati sulla base di caratteristiche ambientali e insediative omogenee, anche in riferimento alla presenza di determinate tradizioni costruttive locali. In tali “ambiti” si rende necessaria un’analisi delle strutture più consolidate – caratterizzanti i processi formativi dei tipi edilizi – e delle zone di discontinuità, incongruità o alterazione dei tessuti aggregativi; si tratta quindi di complessi edilizi che richiedono, da un lato, il riconoscimento di interventi incongrui e, dall’altro, proposte di adeguamento con interventi appropriati, in relazione alle fasi dei processi tipologici esaminati. Lo sviluppo formativo pone, pertanto, problemi di trasformazione delle strutture edilizie e di contestualizzazione degli interventi, in relazione alle variazioni dei “modelli d’uso”, alla compresenza tra diverse culture e tradizioni abitative, all’integrazione funzionale e spaziale con varie strutture terziarie di servizio alla residenza (ad esempio, per diverse attività commerciali o di supporto e di scambio tra ambiti spaziali pubblici e privati). Occorre, quindi, predisporre una strumentazione operativa di valutazione della congruità degli interventi e delle proposte di adeguamento tecnologico e funzionale, in relazione a fattori e parametri di “rendimento” di una determinata struttura edilizia, all’atto del suo inserimento in uno specifico contesto ambientale. La valutazione del rendimento tipologico-ambientale interviene sia in una fase di lettura del contesto costruito - nella verifica delle relazioni fondamentali ed elementari che legano un determinato oggetto costruito a quelli circostanti - sia in fase di progetto, come misura del rapporto tra la struttura insediativa prima e dopo le modificazioni introdotte dall’intervento progettuale. Attraverso il concetto di rendimento, nella presente ricerca si intende, quindi, stabilire una connessione tra regole di progetto e cognizione del processo tipologico, per valutare la pertinenza del nuovo oggetto costruito nei confronti del tessuto e della strutturazione edilizia preesistente, secondo una logica di congruenza delle mutazioni tipologiche con il contesto di inserimento ambientale. A questa problematica si lega il rapporto fra tradizione ed innovazione, in particolare nella fase di realizzabilità costruttiva per interventi di recupero o di nuova edificazione. Il programma di ricerca prevede quindi la definizione di linee-guida per la valutazione e l’applicazione di procedimenti costruttivi appropriati alle fasi formative dei tipi edilizi studiati. Nello sviluppo del programma di ricerca verrà affrontata l’analisi dei fattori di compatibilità e rendimento inerenti alle mutazioni tipologiche degli organismi edilizi, dovute, da un lato, all’adeguamento esigenziale-prestazionale, dall’altro, ai fenomeni di integrazione funzionale-spaziale fra struttura residenziale e micro-servizi di pertinenza.
2005
A.C. Dell'acqua (2005). Edilizia di base e architettura regionale: fattori di rendimento e linee-guida per gli interventi di tutela e valorizzazione ambientale nel contesto emiliano-romagnolo..
A.C. Dell'acqua
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