Nei giorni 12-14 ottobre 2006, il Dipartimento di Italianistica accoglie il V convegno dell’A.S.L.I. e lo colloca nel quadro della propria ricerca sul rapporto fra lingua ed espressione vocale, fra scrittura e oralità, fra arte e scienza della voce. Lo sguardo pone a fuoco la storia della lingua italiana come lingua per la scena e la dialettica fra lingua togata, lingua colloquiale e dialetto nella tradizione che va dal rinascimento ai nostri giorni; s’interroga su come quella lingua sia stata e sia oggi posta in voce (“messa in gola”, come dicono gli attori). Perché la recitazione assume il dettato linguistico del testo e lo ricrea, secondo le tecniche di declamazione proprie di ogni epoca, secondo gli stili di recitazione, da quelli che più cercano la “verità” di un andamento “naturale”, a quelli più straniati e decostruiti. Sempre, comunque, nell’orizzonte che coniuga il virtuosismo del dire con le arti d’espressione corporea. Così, la Storia della Lingua italiana incontra la Storia del Teatro, e le due discipline s’interrogano a vicenda per rincorrere insieme la capacità della scena di dire parole capaci di sollecitare, commuovere, agitare la mente e il pensiero, rovesciare i repertori del mondo e scatenare il riso. Per rincorrere, infine, in modo solidale, la forza misteriosa della lingua detta o declamata in scena. Una lingua sempre destinata al virtuosismo vocale, e che, proprio attraverso il virtuosismo, diviene capace di quei miracoli d’effetto, che solo il teatro sa costruire, e che sono la sua forza, e, oggi, l’argomento su cui fondare la certezza di una possibile rinascita.
F. Frasnedi (2006). V Convegno Internazionale A.S.L.I. Storia della lingua italiana e storia del teatro. L'italiano e i suoi dialetti in scena. La voce nell'arte e la scienza della voce.
V Convegno Internazionale A.S.L.I. Storia della lingua italiana e storia del teatro. L'italiano e i suoi dialetti in scena. La voce nell'arte e la scienza della voce
FRASNEDI, FABRIZIO
2006
Abstract
Nei giorni 12-14 ottobre 2006, il Dipartimento di Italianistica accoglie il V convegno dell’A.S.L.I. e lo colloca nel quadro della propria ricerca sul rapporto fra lingua ed espressione vocale, fra scrittura e oralità, fra arte e scienza della voce. Lo sguardo pone a fuoco la storia della lingua italiana come lingua per la scena e la dialettica fra lingua togata, lingua colloquiale e dialetto nella tradizione che va dal rinascimento ai nostri giorni; s’interroga su come quella lingua sia stata e sia oggi posta in voce (“messa in gola”, come dicono gli attori). Perché la recitazione assume il dettato linguistico del testo e lo ricrea, secondo le tecniche di declamazione proprie di ogni epoca, secondo gli stili di recitazione, da quelli che più cercano la “verità” di un andamento “naturale”, a quelli più straniati e decostruiti. Sempre, comunque, nell’orizzonte che coniuga il virtuosismo del dire con le arti d’espressione corporea. Così, la Storia della Lingua italiana incontra la Storia del Teatro, e le due discipline s’interrogano a vicenda per rincorrere insieme la capacità della scena di dire parole capaci di sollecitare, commuovere, agitare la mente e il pensiero, rovesciare i repertori del mondo e scatenare il riso. Per rincorrere, infine, in modo solidale, la forza misteriosa della lingua detta o declamata in scena. Una lingua sempre destinata al virtuosismo vocale, e che, proprio attraverso il virtuosismo, diviene capace di quei miracoli d’effetto, che solo il teatro sa costruire, e che sono la sua forza, e, oggi, l’argomento su cui fondare la certezza di una possibile rinascita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.