Prefazione

a fronte della debolezza sempre più congenita dell’oggetto Libro di poesia, il precipuo strumento di mediazione sopravvissuto all’autentica rivoluzione epistemologica e materiale vissuta dalla letteratura in questo scorcio d’inizio del nuovo secolo/millennio è ancora di natura libresca, però di ascendenza collettiva piuttosto che individuale. E ci si riferisce naturalmente all’antologia, a maggior ragione se – come nel caso presente – accompagnata da un dvd e strutturata non da una singola individualità di studioso o di poeta, ma dall’entourage di una piccola, battagliera, economicamente trasparente realtà editoriale come La Vita Felice di Milano