Tipologia: Clinico-epidemiologica osservazionale - Area di interesse- Descrittiva a fini conoscitivi- Descrizione: Il tumore a cellule giganti (TCG) del sacro è un tumore raro che sfugge ai criteri classificativi dell'oncologia ortopedica, infatti può avere un comportamento particolarmente aggressivo sia localmente, con recidive ripetute nonostante interventi chirurgici oncologicamente adeguati per un tumore benigno, che a distanza, inducendo in casi rari metastasi polmonari. Nonostante l'incidenza a livello del bacino sia inferiore rispetto agli arti, il TCG è comunque il tumore benigno più frequente nel sacro (60%) ed il 2° tumore primitivo del sacro più frequente dopo il cordoma. Le manifestazioni di esordio sono direttamente correlate alle dimensioni del tumore, al coinvolgimento delle strutture nervose ed alla contiguità con i visceri pelvici. Inoltre i pazienti tendono ad essere più giovani rispetto a quelli con TCG in altre localizzazioni. Il trattamento chirurgico rappresenta il cardine della terapia per il TCG dell osso e questo si conferma anche nel bacino. Uno dei problemi intraoperatori connessi con la chirurgia del sacro è il controllo delle perdite ematiche, che in questi interventi risulta essere considerevole. In letteratura molti sono gli adiuvanti utilizzati in supporto a questo tipo di chirurgia. L embolizzazione arteriosa selettiva pre-operatoria consente di ridurre al minimo il sanguinamento intraoperatorio, aumentare l accuratezza del trattamento chirurgico intralesionale e di velocizzare cosi i tempi operatori. Risultati e prodotti conseguiti - Attività previste - Obiettivi di ricerca: mettere a punto protocolli di trattamento chirurgico e chirurgico combinato con terapie adiuvante suddivise per età, aggressività locale, criteri di applicabilità di terapie sperimentali ed estensione della malattia. Ciò al fine di codificare e migliorare i comportamenti curativi a partire dalla diagnostica istologica e per immagini fino ai protocolli riabilitativi, basandosi sulle evidenze della letteratura. Inoltre effettuare studi osservazionali comparativi a lungo termine sulle metodiche chirurgiche, in considerazione dell indirizzo prevalentemente oncologico della IV clinica, della casistica aggiornata da almeno 50 anni e della rarità di tali lesioni. Obiettivi di assistenza: corrispondono all attuazione di protocolli chirurgici e rieducativi sempre più adeguati, volti a ridurre i tempi di intervento, le perdite ematiche e di conseguenza la morbilità perioperatoria, riduzione dei tempi di ricovero postoperatorio, miglioramento della ripresa funzionale ed assicurare un assistenza ed una valutazione clinica e strumentale a lungo termine.

Progetto n. 32 - Trattamento chirurgico del tumore a cellule giganti (TCG) del bacino e del sacro

RUGGIERI, PIETRO
2011

Abstract

Tipologia: Clinico-epidemiologica osservazionale - Area di interesse- Descrittiva a fini conoscitivi- Descrizione: Il tumore a cellule giganti (TCG) del sacro è un tumore raro che sfugge ai criteri classificativi dell'oncologia ortopedica, infatti può avere un comportamento particolarmente aggressivo sia localmente, con recidive ripetute nonostante interventi chirurgici oncologicamente adeguati per un tumore benigno, che a distanza, inducendo in casi rari metastasi polmonari. Nonostante l'incidenza a livello del bacino sia inferiore rispetto agli arti, il TCG è comunque il tumore benigno più frequente nel sacro (60%) ed il 2° tumore primitivo del sacro più frequente dopo il cordoma. Le manifestazioni di esordio sono direttamente correlate alle dimensioni del tumore, al coinvolgimento delle strutture nervose ed alla contiguità con i visceri pelvici. Inoltre i pazienti tendono ad essere più giovani rispetto a quelli con TCG in altre localizzazioni. Il trattamento chirurgico rappresenta il cardine della terapia per il TCG dell osso e questo si conferma anche nel bacino. Uno dei problemi intraoperatori connessi con la chirurgia del sacro è il controllo delle perdite ematiche, che in questi interventi risulta essere considerevole. In letteratura molti sono gli adiuvanti utilizzati in supporto a questo tipo di chirurgia. L embolizzazione arteriosa selettiva pre-operatoria consente di ridurre al minimo il sanguinamento intraoperatorio, aumentare l accuratezza del trattamento chirurgico intralesionale e di velocizzare cosi i tempi operatori. Risultati e prodotti conseguiti - Attività previste - Obiettivi di ricerca: mettere a punto protocolli di trattamento chirurgico e chirurgico combinato con terapie adiuvante suddivise per età, aggressività locale, criteri di applicabilità di terapie sperimentali ed estensione della malattia. Ciò al fine di codificare e migliorare i comportamenti curativi a partire dalla diagnostica istologica e per immagini fino ai protocolli riabilitativi, basandosi sulle evidenze della letteratura. Inoltre effettuare studi osservazionali comparativi a lungo termine sulle metodiche chirurgiche, in considerazione dell indirizzo prevalentemente oncologico della IV clinica, della casistica aggiornata da almeno 50 anni e della rarità di tali lesioni. Obiettivi di assistenza: corrispondono all attuazione di protocolli chirurgici e rieducativi sempre più adeguati, volti a ridurre i tempi di intervento, le perdite ematiche e di conseguenza la morbilità perioperatoria, riduzione dei tempi di ricovero postoperatorio, miglioramento della ripresa funzionale ed assicurare un assistenza ed una valutazione clinica e strumentale a lungo termine.
2011
2009
Pietro Ruggieri
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/415784
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