Il ruolo della produzione di energia rinnovabile attraverso la digestione anaerobica può essere decisivo per aumentare la redditività degli allevamenti e coadiuvare alla ricerca di soluzioni al problema della gestione degli effluenti. Il nuovo periodo di incentivazione finanziaria per la produzione di energia prodotta e ceduta al gestore di rete è partito dal 1 gennaio 2013. Le indicazioni del DM 6 luglio 2012 rappresentano un fondamentale fattore di cambiamento per il futuro dei diversi sistemi di trasformazione di risorse rinnovabili in energia, con significative differenze rispetto al passato. Infatti, i riferimenti per le tariffe incentivanti di durata ventennale propongono un nuovo approccio classificatorio distinguendo sia la tipologia di substrato utilizzato, sia la potenza installata nell'impianto. Per quanto riguarda la biomassa utilizzata, le classi di incentivi evidenziano la volontà di premiare i progetti che utilizzano, soprattutto sottoprodotti agro-zootecnici e agro-alimentari. Un altro elemento di differenziazione è la taglia dell'impianto intesa come potenza elettrica installata; le classi di maggiore rilevanza per il settore agricolo riguardano impianti di potenza inclusi nella categoria 1<300 kW, quelli compresi nella forbice 300<600 kW e 600<1.000 kW, con tariffe incentivanti decrescenti all’aumentare della potenza installata per i singoli scaglioni. Il presente studio vuole proporre un percorso di analisi che, partendo dalla formulazione di un conto economico e seguendo l'intero processo di gestione del refluo zootecnico dalla stalla ai terreni, possa arrivare a presentare soluzioni alternative al solo costo di adeguamento alla normativa per una migliore efficienza nel contenimento dell'azoto in esubero. La valutazione economica si sviluppa definendo l'utile conseguibile dalla gestione del processo, parametrizzato secondo una scala monetaria comune: euro/capo, euro/kg carne, euro/kg latte ed euro/m3 di refluo.
Anna Gaviglio, Carlo Pirazzoli, Alessandro Ragazzoni (2013). Zootecnia e biogas Incentivi 2013 100 pagine per capire. Verona : Edizioni L'Informatore Agrario.
Zootecnia e biogas Incentivi 2013 100 pagine per capire
PIRAZZOLI, CARLO;RAGAZZONI, ALESSANDRO
2013
Abstract
Il ruolo della produzione di energia rinnovabile attraverso la digestione anaerobica può essere decisivo per aumentare la redditività degli allevamenti e coadiuvare alla ricerca di soluzioni al problema della gestione degli effluenti. Il nuovo periodo di incentivazione finanziaria per la produzione di energia prodotta e ceduta al gestore di rete è partito dal 1 gennaio 2013. Le indicazioni del DM 6 luglio 2012 rappresentano un fondamentale fattore di cambiamento per il futuro dei diversi sistemi di trasformazione di risorse rinnovabili in energia, con significative differenze rispetto al passato. Infatti, i riferimenti per le tariffe incentivanti di durata ventennale propongono un nuovo approccio classificatorio distinguendo sia la tipologia di substrato utilizzato, sia la potenza installata nell'impianto. Per quanto riguarda la biomassa utilizzata, le classi di incentivi evidenziano la volontà di premiare i progetti che utilizzano, soprattutto sottoprodotti agro-zootecnici e agro-alimentari. Un altro elemento di differenziazione è la taglia dell'impianto intesa come potenza elettrica installata; le classi di maggiore rilevanza per il settore agricolo riguardano impianti di potenza inclusi nella categoria 1<300 kW, quelli compresi nella forbice 300<600 kW e 600<1.000 kW, con tariffe incentivanti decrescenti all’aumentare della potenza installata per i singoli scaglioni. Il presente studio vuole proporre un percorso di analisi che, partendo dalla formulazione di un conto economico e seguendo l'intero processo di gestione del refluo zootecnico dalla stalla ai terreni, possa arrivare a presentare soluzioni alternative al solo costo di adeguamento alla normativa per una migliore efficienza nel contenimento dell'azoto in esubero. La valutazione economica si sviluppa definendo l'utile conseguibile dalla gestione del processo, parametrizzato secondo una scala monetaria comune: euro/capo, euro/kg carne, euro/kg latte ed euro/m3 di refluo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.