"Midnight's Children" di Salman Rushdie è il romanzo da cui si suole far partire la riscoperta delle letterature scritte in inglese da autori originari delle ex-colonie britanniche. Best seller universale, tradotto e pubblicato in tutto il mondo, il romanzo suscita anche il plauso della critica per la capacità di esprimere, in un inglese contaminato, la pluralità linguistica indiana. Unica voce fuori dal coro è quella dello studioso indiano Harish Trivedi, in un saggio del 1999, "Salman the Funtoosh", più volte ripreso e rimaneggiato. Scopo del presente lavoro è confutare le tesi di Trivedi, dimostrando che Rushdie è, al modo di Glissant, il creatore di un universo narrativo barocco fondato sulla proliferazione, la ridondanza e la quantità, anche e soprattutto dal punto di vista linguistico.
"Midnight’s Children" di Salman Rushdie: scrivere in presenza di tutte le lingue del mondo
ALBERTAZZI, SILVIA
2014
Abstract
"Midnight's Children" di Salman Rushdie è il romanzo da cui si suole far partire la riscoperta delle letterature scritte in inglese da autori originari delle ex-colonie britanniche. Best seller universale, tradotto e pubblicato in tutto il mondo, il romanzo suscita anche il plauso della critica per la capacità di esprimere, in un inglese contaminato, la pluralità linguistica indiana. Unica voce fuori dal coro è quella dello studioso indiano Harish Trivedi, in un saggio del 1999, "Salman the Funtoosh", più volte ripreso e rimaneggiato. Scopo del presente lavoro è confutare le tesi di Trivedi, dimostrando che Rushdie è, al modo di Glissant, il creatore di un universo narrativo barocco fondato sulla proliferazione, la ridondanza e la quantità, anche e soprattutto dal punto di vista linguistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.