L’intervento analizza in particolare il progetto di concorso proposto dallo studio Nervi per l’impianto olimpico del Kuwait Sports Centre (1968). Il progetto prevede la sistemazione di un’area di circa 120 ettari con attrezzature olimpiche. Il complesso sportivo contiene in buona parte la sintesi delle soluzioni strutturali e figurative adottate e perfezionate da Nervi nel corso della sua carriera professionale. L’edificio di maggior rilevanza è lo stadio centrale che occupa un campo da calcio e la pista di atletica. Formato da due strutture distinte; la prima in cemento armato è composta da 64 pilastri sagomati radiali a sezione variabile che portano due ordini di travature reticolari perimetrali a maglia triangolare dalla quale aggetta verso l’esterno una pensilina di 27 metri e da cui si innalza una seconda struttura a cupola, prevista in materiale trasparente, di circa 300 metri di diametro. Un progetto articolato e complesso che sembra contraddire i principi costruttivi di razionalità, economia e fattibilità che hanno sempre contraddistinto le opere di Pier Luigi Nervi. Pur nella coerenza di una continuità di forme già sperimentate in precedenza, Nervi in questo caso, propone una variante nell’uso di un materiale sostanzialmente estraneo alla sua tradizione costruttiva: una cupola trasparente sostenuta da una serie di travi reticolari in metallo. Eccezione che si ritrovava anche nel progetto di copertura dell’ippodromo di Richmond, Virginia (1961), dove Nervi è ricorso all’uso di profilati di alluminio in sostituzione di analoghe coperture in ferrocemento. Progetto che inizialmente era previsto sempre con una copertura a cupola.
Pier Luigi Nervi e il Kuwait Sports Centre
SOLOMITA, PASQUALINO
2012
Abstract
L’intervento analizza in particolare il progetto di concorso proposto dallo studio Nervi per l’impianto olimpico del Kuwait Sports Centre (1968). Il progetto prevede la sistemazione di un’area di circa 120 ettari con attrezzature olimpiche. Il complesso sportivo contiene in buona parte la sintesi delle soluzioni strutturali e figurative adottate e perfezionate da Nervi nel corso della sua carriera professionale. L’edificio di maggior rilevanza è lo stadio centrale che occupa un campo da calcio e la pista di atletica. Formato da due strutture distinte; la prima in cemento armato è composta da 64 pilastri sagomati radiali a sezione variabile che portano due ordini di travature reticolari perimetrali a maglia triangolare dalla quale aggetta verso l’esterno una pensilina di 27 metri e da cui si innalza una seconda struttura a cupola, prevista in materiale trasparente, di circa 300 metri di diametro. Un progetto articolato e complesso che sembra contraddire i principi costruttivi di razionalità, economia e fattibilità che hanno sempre contraddistinto le opere di Pier Luigi Nervi. Pur nella coerenza di una continuità di forme già sperimentate in precedenza, Nervi in questo caso, propone una variante nell’uso di un materiale sostanzialmente estraneo alla sua tradizione costruttiva: una cupola trasparente sostenuta da una serie di travi reticolari in metallo. Eccezione che si ritrovava anche nel progetto di copertura dell’ippodromo di Richmond, Virginia (1961), dove Nervi è ricorso all’uso di profilati di alluminio in sostituzione di analoghe coperture in ferrocemento. Progetto che inizialmente era previsto sempre con una copertura a cupola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.