Lo studio ricostruisce il concetto normativo di intercettazione, che è di fondamentale importanza per delimitare l’esatto ambito applicativo degli artt. 266-271 c.p.p.; passa in rassegna le varie forme di intercettazione (telefonica, ambientale, processuale, preventiva ecc.); si sofferma sulle analogie e differenze con istituti contigui, dedicando particolare attenzione agli strumenti d’indagine più recenti, quali le riprese visive o il pedinamento satellitare; infine, esamina criticamente i limiti edittali di questo mezzo di ricerca della prova.
Commento all'articolo 266 / Alberto Camon. - STAMPA. - (2015), pp. 1008-1024.
Commento all'articolo 266
CAMON, ALBERTO
2015
Abstract
Lo studio ricostruisce il concetto normativo di intercettazione, che è di fondamentale importanza per delimitare l’esatto ambito applicativo degli artt. 266-271 c.p.p.; passa in rassegna le varie forme di intercettazione (telefonica, ambientale, processuale, preventiva ecc.); si sofferma sulle analogie e differenze con istituti contigui, dedicando particolare attenzione agli strumenti d’indagine più recenti, quali le riprese visive o il pedinamento satellitare; infine, esamina criticamente i limiti edittali di questo mezzo di ricerca della prova.File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.