Il contributo si prefigge di esporre ed interpretare la disciplina dell'azione di responsabilità contro gli amministratori esercitata dalle minoranza, estesa dalla riforma del diritto societario del 2003 a tutte le società per azioni (Art. 2391-bis c.c.); in precedenza l'istituto era previsto solo per le s.p.a. quotate (art. 129 testo unico della finanza). Il contributo affronta l'istituto premettendo alcuni cenni comparatistici all'esperienza statunitense, inglese e tedesca, per poi concentrarsi sui problemi posti dalla normativa italiana e sulle sue ambiguità. La disciplina italiana, infatti, non risolve alcuni problemi pratici di grande rilievo, quali la sorte dell'azione se i soci che hanno agito decidono di cedere la partecipazione o, per qualsiasi ragione, scendono sotto la quota legittimante; la rsiposta a questi interrogatrivi viene fatta discendere dalla classificazione dogmatica dei presupposti dell'istituto: gli autori cercano di superare l'alternativa tra condizione dell'azione e presupposto processuale. Il contributo si conclude con una analisi della disciplina sul riparto delle spese e dei suoi effetti disincentivanti.
Mucciarelli F.M., Enriques L. (2006). L'azione sociale di responsabilità da parte delle minoranze. TORINO : UTET.
L'azione sociale di responsabilità da parte delle minoranze
MUCCIARELLI, FEDERICO MARIA;ENRIQUES, LUCA
2006
Abstract
Il contributo si prefigge di esporre ed interpretare la disciplina dell'azione di responsabilità contro gli amministratori esercitata dalle minoranza, estesa dalla riforma del diritto societario del 2003 a tutte le società per azioni (Art. 2391-bis c.c.); in precedenza l'istituto era previsto solo per le s.p.a. quotate (art. 129 testo unico della finanza). Il contributo affronta l'istituto premettendo alcuni cenni comparatistici all'esperienza statunitense, inglese e tedesca, per poi concentrarsi sui problemi posti dalla normativa italiana e sulle sue ambiguità. La disciplina italiana, infatti, non risolve alcuni problemi pratici di grande rilievo, quali la sorte dell'azione se i soci che hanno agito decidono di cedere la partecipazione o, per qualsiasi ragione, scendono sotto la quota legittimante; la rsiposta a questi interrogatrivi viene fatta discendere dalla classificazione dogmatica dei presupposti dell'istituto: gli autori cercano di superare l'alternativa tra condizione dell'azione e presupposto processuale. Il contributo si conclude con una analisi della disciplina sul riparto delle spese e dei suoi effetti disincentivanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.