Obiettivo principale della ricerca è l’analisi di forme innovative di governance in due settori strategici dell’intervento pubblico, quello ambientale e quello sanitario. Prendendo le mosse dalla constatazione del fallimento dei modelli gerarchici di coordinamento dei processi di policy (ormai ampiamente testimoniato dagli studi sulle politiche pubbliche), ci si propone di esaminare l’emergere di modelli alternativi di decision-making, contraddistinti dalla partecipazione di soggetti e organismi esterni al circuito tradizionale della rappresentanza politica e della burocrazia. Con riferimento a tali aree di policy, che giustificano l’esercizio di un esame comparato per la presenza di significative analogie, la ricerca intende svolgere un’indagine ad ampio raggio dei meccanismi di governance privilegiando due aspetti. Dal lato dell’input, si intende effettuare un esame dell’impatto di quei modelli inclusivi di partecipazione noti come “arene deliberative” e realizzare – per la prima volta in Italia- due esperimenti controllati di “giurie dei cittadini” chiamate a deliberare su questioni di rilevante impatto ambientale. Dal lato dell’output, la ricerca intende esaminare il ruolo crescente che le agenzie tecniche indipendenti hanno assunto nell’implementazione delle politiche ambientali e sanitarie svolgendo funzioni di supporto ma anche di controllo nei confronti degli apparati politico-amministrativi. I due aspetti su cui la ricerca intende concentrare l’attenzione si presentano significativamente collegati. La migliore qualità delle decisioni pubbliche che ci si attende dal ricorso a pratiche deliberative rispetto a più convenzionali forme di aggregazione può favorire un aumento del senso di efficacia dei cittadini, che costituisce un importante fattore esplicativo delle variazioni nei livelli di implementazione delle politiche (si pensi al caso delle politiche ambientali). Per converso, il ricorso ad agenzie indipendenti - sempre più depositarie di poteri organizzativi e decisionali in nome di una loro maggiore capacità tecnica e di più ampi margini di flessibilità operativa – fa ipotizzare un loro significativo ruolo anche nella fase di formulazione delle politiche. Dal punto di vista teorico, la ricerca farà riferimento, da un lato, alla vasta letteratura internazionale prodotta nell’ambito della riflessione sulla democrazia deliberativa e, dall’altro, a quegli studi riguardanti le trasformazioni avvenute a partire dai primi anni novanta negli assetti di governance del settore pubblico che caratterizzano gli sviluppi più recenti dell’analisi delle politiche pubbliche. Dal punto di vista metodologico, la ricerca impiegherà vari strumenti. La realizzazione dei due esperimenti sarà condotta in base a standard metodologici che rendano comparabili i risultati con quelli di esperienze analoghe già realizzate in altri paesi. La ricerca empirica sulle agenzie indipendenti – direttamente coinvolte nel progetto - sarà effettuata realizzando interviste e colloqui semi-strutturati in quattro regioni centro-settentrionali (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche) caratterizzate da distinti modelli di governance del settore ambientale. I risultati attesi della ricerca sono i seguenti: a) analisi e valutazione delle potenzialità di strumenti inclusivi di partecipazione al processo democratico e del loro rapporto con le istituzioni rappresentative; b)messa a punto di un framework teorico adeguato per la comprensione/spiegazione delle trasformazioni degli apparati amministrativi preposti all’implementazione e al controllo di politiche strategiche come quelle ambientali e sanitarie, anche suggerendo soluzioni organizzative in seguito all’individuazione di snodi critici ed eventuali disfunzioni; c) ampia disseminazione dei risultati della ricerca presso la comunità scientifica e i decisori pubblici.

Freddi G. (2004). Nuovi attori e istituzioni nel policy-making: un’analisi comparata delle politiche ambientali e sanitarie.

Nuovi attori e istituzioni nel policy-making: un’analisi comparata delle politiche ambientali e sanitarie

FREDDI, GIORGIO
2004

Abstract

Obiettivo principale della ricerca è l’analisi di forme innovative di governance in due settori strategici dell’intervento pubblico, quello ambientale e quello sanitario. Prendendo le mosse dalla constatazione del fallimento dei modelli gerarchici di coordinamento dei processi di policy (ormai ampiamente testimoniato dagli studi sulle politiche pubbliche), ci si propone di esaminare l’emergere di modelli alternativi di decision-making, contraddistinti dalla partecipazione di soggetti e organismi esterni al circuito tradizionale della rappresentanza politica e della burocrazia. Con riferimento a tali aree di policy, che giustificano l’esercizio di un esame comparato per la presenza di significative analogie, la ricerca intende svolgere un’indagine ad ampio raggio dei meccanismi di governance privilegiando due aspetti. Dal lato dell’input, si intende effettuare un esame dell’impatto di quei modelli inclusivi di partecipazione noti come “arene deliberative” e realizzare – per la prima volta in Italia- due esperimenti controllati di “giurie dei cittadini” chiamate a deliberare su questioni di rilevante impatto ambientale. Dal lato dell’output, la ricerca intende esaminare il ruolo crescente che le agenzie tecniche indipendenti hanno assunto nell’implementazione delle politiche ambientali e sanitarie svolgendo funzioni di supporto ma anche di controllo nei confronti degli apparati politico-amministrativi. I due aspetti su cui la ricerca intende concentrare l’attenzione si presentano significativamente collegati. La migliore qualità delle decisioni pubbliche che ci si attende dal ricorso a pratiche deliberative rispetto a più convenzionali forme di aggregazione può favorire un aumento del senso di efficacia dei cittadini, che costituisce un importante fattore esplicativo delle variazioni nei livelli di implementazione delle politiche (si pensi al caso delle politiche ambientali). Per converso, il ricorso ad agenzie indipendenti - sempre più depositarie di poteri organizzativi e decisionali in nome di una loro maggiore capacità tecnica e di più ampi margini di flessibilità operativa – fa ipotizzare un loro significativo ruolo anche nella fase di formulazione delle politiche. Dal punto di vista teorico, la ricerca farà riferimento, da un lato, alla vasta letteratura internazionale prodotta nell’ambito della riflessione sulla democrazia deliberativa e, dall’altro, a quegli studi riguardanti le trasformazioni avvenute a partire dai primi anni novanta negli assetti di governance del settore pubblico che caratterizzano gli sviluppi più recenti dell’analisi delle politiche pubbliche. Dal punto di vista metodologico, la ricerca impiegherà vari strumenti. La realizzazione dei due esperimenti sarà condotta in base a standard metodologici che rendano comparabili i risultati con quelli di esperienze analoghe già realizzate in altri paesi. La ricerca empirica sulle agenzie indipendenti – direttamente coinvolte nel progetto - sarà effettuata realizzando interviste e colloqui semi-strutturati in quattro regioni centro-settentrionali (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche) caratterizzate da distinti modelli di governance del settore ambientale. I risultati attesi della ricerca sono i seguenti: a) analisi e valutazione delle potenzialità di strumenti inclusivi di partecipazione al processo democratico e del loro rapporto con le istituzioni rappresentative; b)messa a punto di un framework teorico adeguato per la comprensione/spiegazione delle trasformazioni degli apparati amministrativi preposti all’implementazione e al controllo di politiche strategiche come quelle ambientali e sanitarie, anche suggerendo soluzioni organizzative in seguito all’individuazione di snodi critici ed eventuali disfunzioni; c) ampia disseminazione dei risultati della ricerca presso la comunità scientifica e i decisori pubblici.
2004
Freddi G.
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