Nell’acceso dibattito sulla riforma del settore dei beni culturali ci si concentra perlopiù sul nuovo ruolo di attori privati ed enti locali (nonché sulle relazioni tra questi), dimenticandosi spesso che l’amministrazione statale, ed il suo complesso apparato di soprintendenze, continua a detenere un ruolo fondamentale sia in termini di tutela che di gestione diretta. Partendo da questa considerazione il testo si concentra su “ciò che resta” in ambito pubblico a livello centrale, analizzando con un approccio di management i cambiamenti che negli ultimi anni hanno investito il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in termini di funzioni, assetti istituzionali e nuovi sistemi manageriali (o supposti tali). Ciò che emerge dalla ricerca sul campo (affiancata da una solida analisi teorica in tema di trasformazione del settore pubblico in ambito internazionale) è un quadro altamente contradditorio, in cui il linguaggio giuridico, manageriale e curatoriale dialogano con estrema difficoltà, compromettendo seriamente la capacità delle amministrazioni di tutelare e gestire efficacemente il patrimonio culturale del paese.
S. Bonini Baraldi (2005). Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e tra giuridificazione e managerializzazione. BOLOGNA : Edito in proprio e depositato ai sensi di legge.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e tra giuridificazione e managerializzazione
BONINI BARALDI, SARA
2005
Abstract
Nell’acceso dibattito sulla riforma del settore dei beni culturali ci si concentra perlopiù sul nuovo ruolo di attori privati ed enti locali (nonché sulle relazioni tra questi), dimenticandosi spesso che l’amministrazione statale, ed il suo complesso apparato di soprintendenze, continua a detenere un ruolo fondamentale sia in termini di tutela che di gestione diretta. Partendo da questa considerazione il testo si concentra su “ciò che resta” in ambito pubblico a livello centrale, analizzando con un approccio di management i cambiamenti che negli ultimi anni hanno investito il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in termini di funzioni, assetti istituzionali e nuovi sistemi manageriali (o supposti tali). Ciò che emerge dalla ricerca sul campo (affiancata da una solida analisi teorica in tema di trasformazione del settore pubblico in ambito internazionale) è un quadro altamente contradditorio, in cui il linguaggio giuridico, manageriale e curatoriale dialogano con estrema difficoltà, compromettendo seriamente la capacità delle amministrazioni di tutelare e gestire efficacemente il patrimonio culturale del paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.