Introduzione. I pazienti con malattie cardiache risultano spesso non complianti alla terapia a lungo termine; la mancata aderenza terapeutica compromette gli effetti benefici del trattamento e aumenta i costi dell’assistenza. Nei pazienti con pregresso infarto miocardico acuto (IMA), la poli-terapia raccomandata dalle linee guida evidence-based comprende ACE-inibitori/sartani, antiaggreganti piastrinici, beta-bloccanti e statine; una buona aderenza ad essa riduce gli eventi di mortalità e re-infarto. Lo scopo di questo studio è valutare quali fattori demografici e clinici dei pazienti e quali fattori organizzativi sono associati all’aderenza terapeutica nel post-IMA. Metodi. La popolazione studiata comprendeva i pazienti residenti nell’ Azienda Sanitaria Locale di Bologna e dimessi da qualsiasi ospedale italiano tra il 1 gennaio 2008 e il 30 giugno 2011, con diagnosi di IMA. I dati dello studio sono stati ottenuti tramite record-linkage delle schede di dimissione ospedaliera, delle banche-dati farmaceutiche e delle banche dati dei medici di medicina generale (MMG). Sono stati considerati aderenti alla poli-terapia i pazienti che nell’anno successivo alla dimissione presentavano almeno l’80% dei giorni coperti da terapia [Proportion of Days Covered (PDC) ≥80%] per almeno tre farmaci raccomandati. L’associazione tra le variabili di esposizione e l’aderenza alla poli-terapia è stata analizzata mediante una regressione logistica multilivello, aggiustando per le caratteristiche dei pazienti, le procedure di rivascolarizzazione, la durata dell’episodio di cura, i trattamenti farmacologici precedenti e le comorbidità nel ricovero indice e nei due anni precedenti (diabete, tumori maligni, malattie polmonari ostruttive croniche e patologie cardiovascolari). Risultati. La popolazione in studio comprendeva 4828 pazienti dimessi nel periodo di studio dopo un ricovero per IMA e il 31.6% era aderente alla poli-terapia. L’aderenza, diversa per singole classi di farmaci, andava dal 21.4% dei beta-bloccanti al 61.4% degli antipiastrinici. All’aumentare dell’età dei pazienti si riduceva la probabilità di aderenza, in particolare tra i pazienti ≥80 anni. I pazienti dimessi da reparti ospedalieri specialistici (Unità di Cardiologia, Cardiochirurgia e Unità Coronariche Acute) avevano una maggior probabilità di essere aderenti rispetto a quelli dimessi da altri reparti (OR: 1.87; 95% IC: 1.48-2.36). I pazienti seguiti durante il follow-up da MMG che esercitavano in area montana erano meno aderenti alla poli-terapia (OR: 0.80; 95% IC: 0.67–0.96). Non erano associate all’aderenza le caratteristiche dei MMG e la loro modalità organizzativa (lavorare in gruppo o da soli). Conclusioni. I risultati mostrano che i principali fattori che influenzano l’aderenza alla poli-terapia nel post-IMA sono le caratteristiche dei pazienti e l’essere dimesso da un reparto ospedaliero specialistico. Per migliorare l’aderenza dovrebbero essere previsti interventi specifici per la popolazione più anziana; inoltre nella gestione del paziente con IMA, in cui il ruolo dello specialista è centrale, sono necessari modelli organizzativi che integrino l’assistenza ospedaliera e territoriale, per garantire la continuità e l’appropriatezza delle cure.
Perrone E., Lenzi J., Castaldini I., Protonotari A., Rucci P., Piccinni C., et al. (2014). Determinanti demografici, clinici ed organizzativi dell'aderenza alla poli-terapia dopo infarto miocardico acuto.
Determinanti demografici, clinici ed organizzativi dell'aderenza alla poli-terapia dopo infarto miocardico acuto
PERRONE, ENRICA;LENZI, JACOPO;RUCCI, PAOLA;PICCINNI, CARLO;FANTINI, MARIA PIA
2014
Abstract
Introduzione. I pazienti con malattie cardiache risultano spesso non complianti alla terapia a lungo termine; la mancata aderenza terapeutica compromette gli effetti benefici del trattamento e aumenta i costi dell’assistenza. Nei pazienti con pregresso infarto miocardico acuto (IMA), la poli-terapia raccomandata dalle linee guida evidence-based comprende ACE-inibitori/sartani, antiaggreganti piastrinici, beta-bloccanti e statine; una buona aderenza ad essa riduce gli eventi di mortalità e re-infarto. Lo scopo di questo studio è valutare quali fattori demografici e clinici dei pazienti e quali fattori organizzativi sono associati all’aderenza terapeutica nel post-IMA. Metodi. La popolazione studiata comprendeva i pazienti residenti nell’ Azienda Sanitaria Locale di Bologna e dimessi da qualsiasi ospedale italiano tra il 1 gennaio 2008 e il 30 giugno 2011, con diagnosi di IMA. I dati dello studio sono stati ottenuti tramite record-linkage delle schede di dimissione ospedaliera, delle banche-dati farmaceutiche e delle banche dati dei medici di medicina generale (MMG). Sono stati considerati aderenti alla poli-terapia i pazienti che nell’anno successivo alla dimissione presentavano almeno l’80% dei giorni coperti da terapia [Proportion of Days Covered (PDC) ≥80%] per almeno tre farmaci raccomandati. L’associazione tra le variabili di esposizione e l’aderenza alla poli-terapia è stata analizzata mediante una regressione logistica multilivello, aggiustando per le caratteristiche dei pazienti, le procedure di rivascolarizzazione, la durata dell’episodio di cura, i trattamenti farmacologici precedenti e le comorbidità nel ricovero indice e nei due anni precedenti (diabete, tumori maligni, malattie polmonari ostruttive croniche e patologie cardiovascolari). Risultati. La popolazione in studio comprendeva 4828 pazienti dimessi nel periodo di studio dopo un ricovero per IMA e il 31.6% era aderente alla poli-terapia. L’aderenza, diversa per singole classi di farmaci, andava dal 21.4% dei beta-bloccanti al 61.4% degli antipiastrinici. All’aumentare dell’età dei pazienti si riduceva la probabilità di aderenza, in particolare tra i pazienti ≥80 anni. I pazienti dimessi da reparti ospedalieri specialistici (Unità di Cardiologia, Cardiochirurgia e Unità Coronariche Acute) avevano una maggior probabilità di essere aderenti rispetto a quelli dimessi da altri reparti (OR: 1.87; 95% IC: 1.48-2.36). I pazienti seguiti durante il follow-up da MMG che esercitavano in area montana erano meno aderenti alla poli-terapia (OR: 0.80; 95% IC: 0.67–0.96). Non erano associate all’aderenza le caratteristiche dei MMG e la loro modalità organizzativa (lavorare in gruppo o da soli). Conclusioni. I risultati mostrano che i principali fattori che influenzano l’aderenza alla poli-terapia nel post-IMA sono le caratteristiche dei pazienti e l’essere dimesso da un reparto ospedaliero specialistico. Per migliorare l’aderenza dovrebbero essere previsti interventi specifici per la popolazione più anziana; inoltre nella gestione del paziente con IMA, in cui il ruolo dello specialista è centrale, sono necessari modelli organizzativi che integrino l’assistenza ospedaliera e territoriale, per garantire la continuità e l’appropriatezza delle cure.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.