Background. Diversi studi hanno mostrato che le donne ricevono un minor numero di procedure diagnostiche e terapeutiche per l’infarto miocardico acuto (IMA), con conseguenti esiti peggiori sia a breve che a lungo termine. Il nostro obiettivo è quello di valutare eventuali differenze di genere nella gestione della malattia e l'adesione alla poli-terapia evidence-based nei pazienti dimessi dall'ospedale dopo IMA. Metodi. La popolazione dello studio comprende i pazienti residenti nell’Azienda Sanitaria Locale di Bologna, Italia e dimessi da qualsiasi ospedale italiano tra il 2008 e il 2011, con diagnosi di IMA. I dati dello studio sono stati ottenuti tramite record-linkage delle schede di dimissione ospedaliera, delle banche-dati farmaceutiche e delle banche dati dei medici di medicina generale (MMG). Sono stati considerati aderenti alla poli-terapia i pazienti che nell’anno successivo alla dimissione presentavano ≥80 giorni di copertura [Proportion of Days Covered (PDC) ≥80%] per almeno tre farmaci dei quattro raccomandati. L’associazione tra le variabili di esposizione e l’aderenza alla poli-terapia sono state analizzate mediante una regressione logistica multilivello, aggiustando per le caratteristiche dei pazienti, le procedure di rivascolarizzazione, la durata dell’episodio di cura, i trattamenti farmacologici precedenti, e le comorbidità nel ricovero indice e nei due anni precedenti (diabete, tumori maligni, malattie polmonari ostruttive croniche e patologie cardiovascolari). Risultati. Dei 4828 pazienti con IMA identificati, 37.7% erano donne. Queste erano significativamente più anziane rispetto agli uomini e più frequentemente presentavano ipertensione, diabete mellito, malattie emodinamiche e cerebrovascolari. Le donne avevano una minor frequenza di infarto del miocardio con elevazione ST (STEMI) rispetto agli uomini (38.9% versus 45.3%, p<0.001) e un minor tasso di angioplastica coronarica (43.2 vs 67.5%, p<0.001), mentre il ricorso ad un intervento di bypass coronarico era simile tra i generi. Inoltre le donne avevano una degenza in ospedale significativamente più lunga durante il ricovero indice. Complessivamente, i pazienti aderenti alla poli-terapia sono stati 31,6%. Nell’analisi non aggiustata le donne (OR = 0.58, 95% IC: 0,51-0,66) mostravano una minore aderenza rispetto agli uomini; questa differenza non era più significativa dopo aggiustamento per STEMI o non-STEMI e per le procedure di rivascolarizzazione durante l'ospedalizzazione. Conclusioni. In contrasto con studi recenti, i nostri risultati suggeriscono che l'adesione alla poli-terapia non dipende da una minor appropriatezza nella gestione dell’IMA nelle donne, ma può dipendere dalla diversa presentazione clinica e dalla gravità della malattia stessa.

Lenzi J., Perrone E., Castaldini I., Protonotari A., Rucci P., Descovich C., et al. (2014). Differenze di genere nell’aderenza alla poli-terapia dopo infarto miocardico acuto.

Differenze di genere nell’aderenza alla poli-terapia dopo infarto miocardico acuto

LENZI, JACOPO;PERRONE, ENRICA;RUCCI, PAOLA;FANTINI, MARIA PIA
2014

Abstract

Background. Diversi studi hanno mostrato che le donne ricevono un minor numero di procedure diagnostiche e terapeutiche per l’infarto miocardico acuto (IMA), con conseguenti esiti peggiori sia a breve che a lungo termine. Il nostro obiettivo è quello di valutare eventuali differenze di genere nella gestione della malattia e l'adesione alla poli-terapia evidence-based nei pazienti dimessi dall'ospedale dopo IMA. Metodi. La popolazione dello studio comprende i pazienti residenti nell’Azienda Sanitaria Locale di Bologna, Italia e dimessi da qualsiasi ospedale italiano tra il 2008 e il 2011, con diagnosi di IMA. I dati dello studio sono stati ottenuti tramite record-linkage delle schede di dimissione ospedaliera, delle banche-dati farmaceutiche e delle banche dati dei medici di medicina generale (MMG). Sono stati considerati aderenti alla poli-terapia i pazienti che nell’anno successivo alla dimissione presentavano ≥80 giorni di copertura [Proportion of Days Covered (PDC) ≥80%] per almeno tre farmaci dei quattro raccomandati. L’associazione tra le variabili di esposizione e l’aderenza alla poli-terapia sono state analizzate mediante una regressione logistica multilivello, aggiustando per le caratteristiche dei pazienti, le procedure di rivascolarizzazione, la durata dell’episodio di cura, i trattamenti farmacologici precedenti, e le comorbidità nel ricovero indice e nei due anni precedenti (diabete, tumori maligni, malattie polmonari ostruttive croniche e patologie cardiovascolari). Risultati. Dei 4828 pazienti con IMA identificati, 37.7% erano donne. Queste erano significativamente più anziane rispetto agli uomini e più frequentemente presentavano ipertensione, diabete mellito, malattie emodinamiche e cerebrovascolari. Le donne avevano una minor frequenza di infarto del miocardio con elevazione ST (STEMI) rispetto agli uomini (38.9% versus 45.3%, p<0.001) e un minor tasso di angioplastica coronarica (43.2 vs 67.5%, p<0.001), mentre il ricorso ad un intervento di bypass coronarico era simile tra i generi. Inoltre le donne avevano una degenza in ospedale significativamente più lunga durante il ricovero indice. Complessivamente, i pazienti aderenti alla poli-terapia sono stati 31,6%. Nell’analisi non aggiustata le donne (OR = 0.58, 95% IC: 0,51-0,66) mostravano una minore aderenza rispetto agli uomini; questa differenza non era più significativa dopo aggiustamento per STEMI o non-STEMI e per le procedure di rivascolarizzazione durante l'ospedalizzazione. Conclusioni. In contrasto con studi recenti, i nostri risultati suggeriscono che l'adesione alla poli-terapia non dipende da una minor appropriatezza nella gestione dell’IMA nelle donne, ma può dipendere dalla diversa presentazione clinica e dalla gravità della malattia stessa.
2014
Giornale Italiano di Cardiologia
e75
e75
Lenzi J., Perrone E., Castaldini I., Protonotari A., Rucci P., Descovich C., et al. (2014). Differenze di genere nell’aderenza alla poli-terapia dopo infarto miocardico acuto.
Lenzi J.; Perrone E.; Castaldini I.; Protonotari A.; Rucci P.; Descovich C.; Urbinati S.; Di Pasquale G.; Fantini M.P.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/400559
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact