Durante la prima guerra mondiale la fotografia conosce un grande sviluppo. Pervade le pagine dei giornali illustrati, le cartoline, le forme di comunicazione visiva “pubbliche”, ma percorre bidirezionalmente anche i canali di comunicazione privati fra i combattenti e le loro famiglie. La produzione e diffusione delle immagini fotografiche è regolata in Italia da un apparato di controllo insieme molto rigido, ma anche affidato ad un intellettuale di grande intelligenza come Ugo Ojetti. L’articolo analizza sia i dispositivi di controllo dell’immagine fotografica della guerra, sia l’uso in funzione storica e memoriale che ne viene fatto succ
Tomassini Luigi (2013). “Conservare per sempre l’eccezionalità del presente”. Dispositivi, immaginari, memorie della fotografia nella Grande Guerra, 1914-18. Roma : Gangemi Editore.
“Conservare per sempre l’eccezionalità del presente”. Dispositivi, immaginari, memorie della fotografia nella Grande Guerra, 1914-18
TOMASSINI, LUIGI
2013
Abstract
Durante la prima guerra mondiale la fotografia conosce un grande sviluppo. Pervade le pagine dei giornali illustrati, le cartoline, le forme di comunicazione visiva “pubbliche”, ma percorre bidirezionalmente anche i canali di comunicazione privati fra i combattenti e le loro famiglie. La produzione e diffusione delle immagini fotografiche è regolata in Italia da un apparato di controllo insieme molto rigido, ma anche affidato ad un intellettuale di grande intelligenza come Ugo Ojetti. L’articolo analizza sia i dispositivi di controllo dell’immagine fotografica della guerra, sia l’uso in funzione storica e memoriale che ne viene fatto succI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.