Fra i rivolgimenti caratterizzanti, nel XVIII secolo, la nascita della modernità, un ruolo non secondario spetta alla "rivoluzione della lettura": questa si afferma come fenomeno di massa e consumo culturale principe della classe egemone: la borghesia. Un aspetto importante di tale cambiamento fu la sua connotazione "di genere": il nuovo e vasto pubblico cui la comunicazione letteraria poteva indirizzarsi era un pubblico in cui le donne tendevano ad assumere un ruolo senza paragoni e precedenti. Questo inedito protagonismo culturale delle lettrici non tarda a manifestare i suoi effetti sull'immaginario di artisti e scrittori che fanno della "donna che legge" un oggetto privilegiato del loro interesse e della loro opera. Il libro si propone di esaminare la fortuna del tema della lettrice nella letteratura dell'Ottocento mettendo in luce le risonanze simboliche che ne fanno dalla Francia di Flaubert all'Inghilterra di Mary E. Braddon, dall'Italia di De Roberto alla Germania di Fontane e alla Spagna di Clarìn una figura del rifiutò di accettare lo scarto tra l'onnipotenza fantasticata della lettura e l'impotenza subita nella realtà.
Carlotta Farese (2006). Creature dell'Illusione. Figure di lettrici nella letteratura europea dell'Ottocento. Lecce : Pensa.
Creature dell'Illusione. Figure di lettrici nella letteratura europea dell'Ottocento
FARESE, CARLOTTA
2006
Abstract
Fra i rivolgimenti caratterizzanti, nel XVIII secolo, la nascita della modernità, un ruolo non secondario spetta alla "rivoluzione della lettura": questa si afferma come fenomeno di massa e consumo culturale principe della classe egemone: la borghesia. Un aspetto importante di tale cambiamento fu la sua connotazione "di genere": il nuovo e vasto pubblico cui la comunicazione letteraria poteva indirizzarsi era un pubblico in cui le donne tendevano ad assumere un ruolo senza paragoni e precedenti. Questo inedito protagonismo culturale delle lettrici non tarda a manifestare i suoi effetti sull'immaginario di artisti e scrittori che fanno della "donna che legge" un oggetto privilegiato del loro interesse e della loro opera. Il libro si propone di esaminare la fortuna del tema della lettrice nella letteratura dell'Ottocento mettendo in luce le risonanze simboliche che ne fanno dalla Francia di Flaubert all'Inghilterra di Mary E. Braddon, dall'Italia di De Roberto alla Germania di Fontane e alla Spagna di Clarìn una figura del rifiutò di accettare lo scarto tra l'onnipotenza fantasticata della lettura e l'impotenza subita nella realtà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.