Elizabeth Inchbald fu una delle più significative personalità della cultura inglese fra Sette e Ottocento e riscosse grande successo come romanziera e come drammaturga. Amica di Kemble, Holcroft e Godwin, ella si schierò su posizioni politiche “giacobine”, ma in lei il radicalismo e la tentazione dello scandalo sono temperati da un moralismo che la rende una figura insieme puritana e trasgressiva, inibita e spregiudicata. Tali ambivalenze, ben lungi dallo sminuire il valore della sua opera, ne fanno una delle più significative espressioni delle contraddizioni della cultura del suo tempo e le conferiscono una complessità che indurrà Jane Austen a riconoscere in essa un precedente col quale confrontarsi. La lettura della produzione letteraria della Inchbald proposta in questo libro ne rivaluta il carattere radicale, soprattutto nella rappresentazione delle figure femminili, e consente di vedere in una nuova luce la stessa relazione intertestuale che la lega a Jane Austen.Carlotta Farese insegna Letteratura inglese nel Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell’Università di Bologna. È autrice della monografia Creature dell’Illusione. Figure di lettrici nella letteratura europea dell’Ottocento, e di numerosi saggi sul teatro romantico inglese, sulla ricezione di autori tedeschi in Inghilterra, Jane Austen e la letteratura femminile romantica e vittoriana.
Carlotta Farese (2012). Elizabeth Inchbald: scandalo e convenzione. Romanzo e teatro nell'Inghilterra della Reggenza.. Roma : Aracne Editrice Srl.
Elizabeth Inchbald: scandalo e convenzione. Romanzo e teatro nell'Inghilterra della Reggenza.
FARESE, CARLOTTA
2012
Abstract
Elizabeth Inchbald fu una delle più significative personalità della cultura inglese fra Sette e Ottocento e riscosse grande successo come romanziera e come drammaturga. Amica di Kemble, Holcroft e Godwin, ella si schierò su posizioni politiche “giacobine”, ma in lei il radicalismo e la tentazione dello scandalo sono temperati da un moralismo che la rende una figura insieme puritana e trasgressiva, inibita e spregiudicata. Tali ambivalenze, ben lungi dallo sminuire il valore della sua opera, ne fanno una delle più significative espressioni delle contraddizioni della cultura del suo tempo e le conferiscono una complessità che indurrà Jane Austen a riconoscere in essa un precedente col quale confrontarsi. La lettura della produzione letteraria della Inchbald proposta in questo libro ne rivaluta il carattere radicale, soprattutto nella rappresentazione delle figure femminili, e consente di vedere in una nuova luce la stessa relazione intertestuale che la lega a Jane Austen.Carlotta Farese insegna Letteratura inglese nel Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell’Università di Bologna. È autrice della monografia Creature dell’Illusione. Figure di lettrici nella letteratura europea dell’Ottocento, e di numerosi saggi sul teatro romantico inglese, sulla ricezione di autori tedeschi in Inghilterra, Jane Austen e la letteratura femminile romantica e vittoriana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.