Effetti di soggettività dal testo audiovisivo: sonoro, visivo e mondi interiori in Drive

L’articolo indaga i modi attraverso i quali le forme di soggettività si attivano all'interno del testo, ovvero alcune modalità con le quali la soggettività “reale” si traduce in soggettività testuale. Vengono analizzati esempi cinematografici, in particolare del film Drive, in quanto nell'audiovisivo si attua un processo di mostrazione che genera entità soggettive, articolate e diffuse, per il solo fatto di renderle percepibili sostituendo in parte il processo letterario di descrizione, definendo i regimi del visibile e udibile come costitutivi per la generazione del senso. L’analisi della dimensione sonora può condurre anche ad una rielaborazione dell’apparato dell’enunciazione, attenuandone l’aspetto “creazionista” che ai soggetti attribuisce uno status di simulacri e surrogati, ripensando invece la soggettività nei testi come una costruzione originale e locale di forme discorsive che trae origine dall'interno dei testi stessi.