Nel presente contributo si esaminano i rapporti fra la Croce Rossa Italiana ed il Comitato Internazionale di Croce Rossa di Ginevra nel periodo compreso fra 1887 e 1914, sulla base del carteggio inedito diretto dalla CRI al CICR e dei verbali delle sedute di quest'ultimo. Nei vari paragrafi vengono considerate le vicende storiche più salienti: nel primo la conferenza di Carlsruhe (1887) e il concorso sulle misure contro gli abusi del nome e del simbolo della Croce Rossa (1889-1890); nel secondo la conferenza di Roma (1892) e la successiva stesura del regolamento per le conferenze future; nel terzo la guerra d'Africa con la sconfitta di Adua (1896), la conferenza di Vienna (1897) e una polemica fra la CRI e la Croce Rossa russa; nel quarto ed ultimo l'avvio dell'attività socio-sanitaria in tempo di pace all'inizio del XX secolo, il terremoto calabro-siculo (1908) e la guerra italo-turca (1911-1912). La conclusione è che la CRI riuscì sempre a conciliare una stretta fedeltà agli interessi dello Stato italiano con una altrettanto stretta verso il CICR, i cui dirigenti viceversa trattarono l'Associazione italiana con un misto di benevolenza e disinteresse, talvolta premiandola, talvolta sostenendola meno di quanto fosse giusto, talvolta infine comportandosi con rigorosa imparzialità.

Sui rapporti fra CRI e CICR dal 1887 al 1914: una coerente fedeltà

FABBRI, ALESSANDRO
2013

Abstract

Nel presente contributo si esaminano i rapporti fra la Croce Rossa Italiana ed il Comitato Internazionale di Croce Rossa di Ginevra nel periodo compreso fra 1887 e 1914, sulla base del carteggio inedito diretto dalla CRI al CICR e dei verbali delle sedute di quest'ultimo. Nei vari paragrafi vengono considerate le vicende storiche più salienti: nel primo la conferenza di Carlsruhe (1887) e il concorso sulle misure contro gli abusi del nome e del simbolo della Croce Rossa (1889-1890); nel secondo la conferenza di Roma (1892) e la successiva stesura del regolamento per le conferenze future; nel terzo la guerra d'Africa con la sconfitta di Adua (1896), la conferenza di Vienna (1897) e una polemica fra la CRI e la Croce Rossa russa; nel quarto ed ultimo l'avvio dell'attività socio-sanitaria in tempo di pace all'inizio del XX secolo, il terremoto calabro-siculo (1908) e la guerra italo-turca (1911-1912). La conclusione è che la CRI riuscì sempre a conciliare una stretta fedeltà agli interessi dello Stato italiano con una altrettanto stretta verso il CICR, i cui dirigenti viceversa trattarono l'Associazione italiana con un misto di benevolenza e disinteresse, talvolta premiandola, talvolta sostenendola meno di quanto fosse giusto, talvolta infine comportandosi con rigorosa imparzialità.
2013
Storia della Croce Rossa Italiana dalla nascita al 1914 I. Saggi
321
356
A. Fabbri
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