Attraverso una lettura puntuale dello spazio edificato Roman Bezjak ci accompagna nelle città e nei territori caratterizzati, ancor oggi, da segni evidenti di quell’utopia urbana perseguita nel dopoguerra, meglio conosciuta come Modernismo Socialista. Il fotografo ricompone all’interno di una mappatura geografico-politica i differenti stati dell’Europa orientale: lì dove i grandi spazi disegnati dall’architettura esprimono ancora i fondamenti ideologici e le teorie sull’abitare sperimentate dal sistema politico, le grandi opere sembrano comunicare tacitamente originari ideali decaduti dopo il crollo del muro di Berlino. Riconosciute come simboli del potere sovietico, dietro l’aspetto monumentale che distingue le architetture e i progetti di pianificazione degli insediamenti residenziali, Bezjak ci porta a intravvedere un desiderio di superamento dei canoni ideologici imposti e quei fragili legami di appartenenza con i caratteri identitari locali, con il senso del luogo e della “madre patria”, con la memoria delle persone.
Rossl S., Sordi M. (2013). Roman Bezjak Sozialistische Moderne – Archäologieeiner Zeit (Socialist Modernism – Archeology of an Era).
Roman Bezjak Sozialistische Moderne – Archäologieeiner Zeit (Socialist Modernism – Archeology of an Era)
ROSSL, STEFANIA;SORDI, MASSIMO
2013
Abstract
Attraverso una lettura puntuale dello spazio edificato Roman Bezjak ci accompagna nelle città e nei territori caratterizzati, ancor oggi, da segni evidenti di quell’utopia urbana perseguita nel dopoguerra, meglio conosciuta come Modernismo Socialista. Il fotografo ricompone all’interno di una mappatura geografico-politica i differenti stati dell’Europa orientale: lì dove i grandi spazi disegnati dall’architettura esprimono ancora i fondamenti ideologici e le teorie sull’abitare sperimentate dal sistema politico, le grandi opere sembrano comunicare tacitamente originari ideali decaduti dopo il crollo del muro di Berlino. Riconosciute come simboli del potere sovietico, dietro l’aspetto monumentale che distingue le architetture e i progetti di pianificazione degli insediamenti residenziali, Bezjak ci porta a intravvedere un desiderio di superamento dei canoni ideologici imposti e quei fragili legami di appartenenza con i caratteri identitari locali, con il senso del luogo e della “madre patria”, con la memoria delle persone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.