La Costituzione egiziana del 1923 rappresenta uno snodo fondamentale nella storia del rapporto tra autorità e libertà nei paesi arabi. Rileggerla oggi, cercando di collocarla nel suo contesto storico e in una prospettiva di più lungo periodo, significa proporre una opportuna riconsiderazione dell'esperienza storica del liberalismo egiziano, nel quadro di una più ampia riflessione sul costituzionalismo nei paesi arabi e musulmani. Con questi obiettivi, l'opera analizza le origini e gli sviluppi dei movimenti liberali e dell'idea di costituzionalismo in Egitto, dal primo Ottocento fino alla fondazione, nel 1923, della monarchia costituzionale che durò un trentennio ma fu poi travolta, nel 1952-1953, dalla "rivoluzione" degli Ufficiali Liberi. Senza dimenticare la tensione, tuttora irrisolta, tra diritto "positivo" e "diritto islamico", l'opera individua le ragioni principali del fallimento politico di quella esperienza liberale, pur fecondissima sul piano intellettuale, nella sostanziale indifferenza dei suoi protagonisti alla dimensione sociale dei diritti, che finì per vanificare di fatto i principi di libertà individuale e uguaglianza giuridica affermati nella Costituzione, determinando l’impossibilità di legare all'ideale liberal-democratico i settori "popolari" della società. L'opera offre inoltre una nuova traduzione integrale del testo costituzionale del 1923, basata sul confronto tra le due versioni ufficiali, francese e araba, in cui venne pubblicata.
Giuseppe Cecere (2012). Costituzione Egiziana (1923). Macerata : liberilibri.
Costituzione Egiziana (1923)
CECERE, GIUSEPPE
2012
Abstract
La Costituzione egiziana del 1923 rappresenta uno snodo fondamentale nella storia del rapporto tra autorità e libertà nei paesi arabi. Rileggerla oggi, cercando di collocarla nel suo contesto storico e in una prospettiva di più lungo periodo, significa proporre una opportuna riconsiderazione dell'esperienza storica del liberalismo egiziano, nel quadro di una più ampia riflessione sul costituzionalismo nei paesi arabi e musulmani. Con questi obiettivi, l'opera analizza le origini e gli sviluppi dei movimenti liberali e dell'idea di costituzionalismo in Egitto, dal primo Ottocento fino alla fondazione, nel 1923, della monarchia costituzionale che durò un trentennio ma fu poi travolta, nel 1952-1953, dalla "rivoluzione" degli Ufficiali Liberi. Senza dimenticare la tensione, tuttora irrisolta, tra diritto "positivo" e "diritto islamico", l'opera individua le ragioni principali del fallimento politico di quella esperienza liberale, pur fecondissima sul piano intellettuale, nella sostanziale indifferenza dei suoi protagonisti alla dimensione sociale dei diritti, che finì per vanificare di fatto i principi di libertà individuale e uguaglianza giuridica affermati nella Costituzione, determinando l’impossibilità di legare all'ideale liberal-democratico i settori "popolari" della società. L'opera offre inoltre una nuova traduzione integrale del testo costituzionale del 1923, basata sul confronto tra le due versioni ufficiali, francese e araba, in cui venne pubblicata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.