Progetto di riqualificazione architettonica dell'edificio dell'ex-mulino in via Fattiboni a Cesena, studiato come tema dei Laboratori di Rilievo dell'Architettura e di Restauro dell'Architettura, della Facoltà di Architettura "Aldo Rossi", Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, sede di Cesena, dell'A.A. 2008/2009. Si è pensato ad un involucro massivo, ma etereo, calato all'interno dei resti del vecchio mulino, che realizzi uno spazio espositivo neutro, omogeneo e continuo. La nuova struttura in calcestruzzo intonacato, utilizza la muratura esistente come cassero a perdere. Nessuna delle finestre originali viene nuovamente aperta, ma rimangono leggibili dal contrasto di intonaco e muratura, mantenendo le pareti del nuovo involucro completamente chiuse. Il volume interno è illuminato da grandi tagli in copertura che incanalano la luce radente alle pareti laterali, creando un'illuminazione diffusa in tutto l'ambiente. L'accesso è stato riportato all'antico ingresso e mediante un ponte coperto si attraversa lo spazio della grande aula, arrivando direttamente alla biglietteria sul retro, per scoprire la spazialità del progetto, solo tornando indietro e scendendo dalla grande rampa interna.

Uno scrigno per Cesena

GIANCIPOLI, GILDA
2010

Abstract

Progetto di riqualificazione architettonica dell'edificio dell'ex-mulino in via Fattiboni a Cesena, studiato come tema dei Laboratori di Rilievo dell'Architettura e di Restauro dell'Architettura, della Facoltà di Architettura "Aldo Rossi", Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, sede di Cesena, dell'A.A. 2008/2009. Si è pensato ad un involucro massivo, ma etereo, calato all'interno dei resti del vecchio mulino, che realizzi uno spazio espositivo neutro, omogeneo e continuo. La nuova struttura in calcestruzzo intonacato, utilizza la muratura esistente come cassero a perdere. Nessuna delle finestre originali viene nuovamente aperta, ma rimangono leggibili dal contrasto di intonaco e muratura, mantenendo le pareti del nuovo involucro completamente chiuse. Il volume interno è illuminato da grandi tagli in copertura che incanalano la luce radente alle pareti laterali, creando un'illuminazione diffusa in tutto l'ambiente. L'accesso è stato riportato all'antico ingresso e mediante un ponte coperto si attraversa lo spazio della grande aula, arrivando direttamente alla biglietteria sul retro, per scoprire la spazialità del progetto, solo tornando indietro e scendendo dalla grande rampa interna.
2010
Serena Fabbretti; Sara Frontalini; Gilda Giancipoli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/396889
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