L’indagine sul benessere animale è stata condotta, tra il 2009 e il 2012, in 793 allevamenti di vacche da latte di 5 Regioni. Lo scopo è stato quello di valutare le condizioni di benessere degli animali attraverso la raccolta di informazioni rilevate in azienda e la compilazione di apposite schede (check list), mediante le quali è stato possibile attribuire punteggi relativi a diverse aree funzionali, generali e specifiche per le varie categorie produttive di animali. Al fine di consentire una valutazione del benessere basata non solo sui criteri minimi fissati dalla legislazione vigente ma comprensiva anche di altri aspetti di sicuro impatto sugli animali, le schede messe a punto comprendono sia parametri indiretti, volti a valutare le strutture e l’ambiente di allevamento e le modalità di gestione sia parametri diretti, idonei cioè ad analizzare e misurare gli effetti delle condizioni di allevamento sull’animale. Questo approccio ha consentito di cogliere appieno ed immediatamente i segnali sull’impiego delle animal-based mesures per la valutazione del benessere animale provenienti, come discusso in premessa, sul finire del 2009 a livello internazionale (OIE) e dell’UE ed ora accolti nel Piano strategico dell’UE per il benessere animale per il 2012-2015. Il risultato complessivamente ottenuto dovrebbe, pertanto, essere degno di una qualche attenzione a motivo non solo dell’ampiezza dell’indagine, fin ora priva di riscontri di pari dimensioni nel nostro Paese, ma anche per l’adozione di misure dirette del benessere animale su un campione non trascurabile di animali (complessivamente oltre 100.00).
Peli a., Scagliarini L., Mazzi A., Zanirato G (2013). Indagine sul benessere animale in 793 allevamenti di bovini da latte nell'Italia meridionale ed insulare. Budrio : Litografia SAB.
Indagine sul benessere animale in 793 allevamenti di bovini da latte nell'Italia meridionale ed insulare
PELI, ANGELO;
2013
Abstract
L’indagine sul benessere animale è stata condotta, tra il 2009 e il 2012, in 793 allevamenti di vacche da latte di 5 Regioni. Lo scopo è stato quello di valutare le condizioni di benessere degli animali attraverso la raccolta di informazioni rilevate in azienda e la compilazione di apposite schede (check list), mediante le quali è stato possibile attribuire punteggi relativi a diverse aree funzionali, generali e specifiche per le varie categorie produttive di animali. Al fine di consentire una valutazione del benessere basata non solo sui criteri minimi fissati dalla legislazione vigente ma comprensiva anche di altri aspetti di sicuro impatto sugli animali, le schede messe a punto comprendono sia parametri indiretti, volti a valutare le strutture e l’ambiente di allevamento e le modalità di gestione sia parametri diretti, idonei cioè ad analizzare e misurare gli effetti delle condizioni di allevamento sull’animale. Questo approccio ha consentito di cogliere appieno ed immediatamente i segnali sull’impiego delle animal-based mesures per la valutazione del benessere animale provenienti, come discusso in premessa, sul finire del 2009 a livello internazionale (OIE) e dell’UE ed ora accolti nel Piano strategico dell’UE per il benessere animale per il 2012-2015. Il risultato complessivamente ottenuto dovrebbe, pertanto, essere degno di una qualche attenzione a motivo non solo dell’ampiezza dell’indagine, fin ora priva di riscontri di pari dimensioni nel nostro Paese, ma anche per l’adozione di misure dirette del benessere animale su un campione non trascurabile di animali (complessivamente oltre 100.00).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


