Questo intervento intende riflettere sul “modello emiliano” lungo un arco cronologico ampio, che va dal Risorgimento a oggi. Proverà altresì a considerare – per quanto sia possibile in un numero limitato di pagine – un’area regionale varia e policentrica, che tenga effettivamente insieme l’Emilia e la Romagna, anziché concentrarsi esclusivamente sul segmento centrale della regione. Si tratta di un approccio che contiene di per sé alcuni elementi insoliti, dal momento che molto spesso la letteratura sul “modello emiliano” riguarda un periodo all’incirca trentennale (ma per alcuni interpreti anche più breve), che va dagli anni 50 e, più precisamente, dalla seconda metà del decennio, fino al passaggio tra anni 70 e 80, riconoscendo in quell’ambito di tempo una leadership indubbia al capoluogo, Bologna, e alle province occidentali contigue, Modena e Reggio Emilia.
Carlo De Maria (2012). Il "modello emiliano": una prospettiva storica. Bologna : ArchetipoLibri-CLUEB.
Il "modello emiliano": una prospettiva storica
DE MARIA, CARLO
2012
Abstract
Questo intervento intende riflettere sul “modello emiliano” lungo un arco cronologico ampio, che va dal Risorgimento a oggi. Proverà altresì a considerare – per quanto sia possibile in un numero limitato di pagine – un’area regionale varia e policentrica, che tenga effettivamente insieme l’Emilia e la Romagna, anziché concentrarsi esclusivamente sul segmento centrale della regione. Si tratta di un approccio che contiene di per sé alcuni elementi insoliti, dal momento che molto spesso la letteratura sul “modello emiliano” riguarda un periodo all’incirca trentennale (ma per alcuni interpreti anche più breve), che va dagli anni 50 e, più precisamente, dalla seconda metà del decennio, fino al passaggio tra anni 70 e 80, riconoscendo in quell’ambito di tempo una leadership indubbia al capoluogo, Bologna, e alle province occidentali contigue, Modena e Reggio Emilia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.