Nell’ambito delle ricerche svolte per ricostruire l’osteobiografia di Farinelli, riesumato alla Certosa di Bologna nel 2006 dal gruppo di ricerca dei laboratori di Bioarcheologia e Osteologia forense (Università di Bologna) e di Paleopatologia (Università di Pisa), si presentano i risultati delle analisi morfometriche, fotografiche, tomografiche e microtomografiche sullo scheletro facciale di Farinelli. Nonostante il pessimo stato di conservazione, esse hanno consentito di ricostruire in 3D la malocclusione di II classe da morso profondo (overbite accentuato), particolarmente interessante tenendo conto delle straordinarie qualità canore e sceniche di Farinelli. Si conservano 25 denti e gli incisivi e i canini inferiori presentano un’usura buccale molto marcata e inclinata vestibolarmente, che ha esposto la dentina cancellando lo smalto della corona. Poiché molte caratteristiche fisiche di Farinelli sono riconducibili alla castrazione subita in età prepuberale (Belcastro et al. 2010), la retrusione della mandibola potrebbe essere legata a disarmonia facciale dovuta ad una sua minore crescita rispetto al resto del cranio. Dal punto di vista biologico, la mandibola è meno soggetta agli effetti della mancanza di testosterone legata alla castrazione e la sua crescita non è paragonabile a quella di altri distretti corporei (Gullo, 2002). Diversi studi (Mumma e Keith, 1970; Mercier e Poitras, 1992; English et al., 2002) hanno segnalato che questo tipo di malocclusione ha anche effetto sulle attività masticatorie con conseguente ridotta capacità di sminuzzare il cibo rispetto a coloro che hanno un’occlusione normale. Questo comporterebbe disturbi gastrici e intestinali. Stando a queste indicazioni e alle notizie sul “mal di stomaco” del quale Farinelli soffriva cronicamente, (cfr. carteggio con il conte Sicinio Pepoli e con Pietro Metastasio) si potrebbe ipotizzare che una delle possibili cause di questo malessere, oltre agli elevati livelli di stress, potesse essere il tipo anomalo di occlusione.
Belcastro MG, Mariotti V, Bonfiglioli B, Todero A, Bocchini G, Bettuzzi M, et al. (2013). RICOSTRUZIONE 3D DELLA MALOCCLUSIONE DI CARLO BROSCHI, DETTO FARINELLI (1705-1782). Ferrara : Annali dell’Università degli Studi di Ferrara.
RICOSTRUZIONE 3D DELLA MALOCCLUSIONE DI CARLO BROSCHI, DETTO FARINELLI (1705-1782)
BELCASTRO, MARIA GIOVANNA;MARIOTTI, VALENTINA;BONFIGLIOLI, BENEDETTA;TODERO, ANTONIO;BETTUZZI, MATTEO;BRANCACCIO, ROSA;CASALI, FRANCO;BONTEMPI, MARCO;MORIGI, MARIA PIA
2013
Abstract
Nell’ambito delle ricerche svolte per ricostruire l’osteobiografia di Farinelli, riesumato alla Certosa di Bologna nel 2006 dal gruppo di ricerca dei laboratori di Bioarcheologia e Osteologia forense (Università di Bologna) e di Paleopatologia (Università di Pisa), si presentano i risultati delle analisi morfometriche, fotografiche, tomografiche e microtomografiche sullo scheletro facciale di Farinelli. Nonostante il pessimo stato di conservazione, esse hanno consentito di ricostruire in 3D la malocclusione di II classe da morso profondo (overbite accentuato), particolarmente interessante tenendo conto delle straordinarie qualità canore e sceniche di Farinelli. Si conservano 25 denti e gli incisivi e i canini inferiori presentano un’usura buccale molto marcata e inclinata vestibolarmente, che ha esposto la dentina cancellando lo smalto della corona. Poiché molte caratteristiche fisiche di Farinelli sono riconducibili alla castrazione subita in età prepuberale (Belcastro et al. 2010), la retrusione della mandibola potrebbe essere legata a disarmonia facciale dovuta ad una sua minore crescita rispetto al resto del cranio. Dal punto di vista biologico, la mandibola è meno soggetta agli effetti della mancanza di testosterone legata alla castrazione e la sua crescita non è paragonabile a quella di altri distretti corporei (Gullo, 2002). Diversi studi (Mumma e Keith, 1970; Mercier e Poitras, 1992; English et al., 2002) hanno segnalato che questo tipo di malocclusione ha anche effetto sulle attività masticatorie con conseguente ridotta capacità di sminuzzare il cibo rispetto a coloro che hanno un’occlusione normale. Questo comporterebbe disturbi gastrici e intestinali. Stando a queste indicazioni e alle notizie sul “mal di stomaco” del quale Farinelli soffriva cronicamente, (cfr. carteggio con il conte Sicinio Pepoli e con Pietro Metastasio) si potrebbe ipotizzare che una delle possibili cause di questo malessere, oltre agli elevati livelli di stress, potesse essere il tipo anomalo di occlusione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.