Negli ultimi anni è notevolmente accresciuto l’interesse rivolto all’importanza dell’osso subcondrale e del suo ruolo patogenetico nel danno delle superfici articolari; parallelamente sono state sviluppate nuove tecniche specifiche per il trattamento di questo tipo di patologia. Attualmente due soli scaffolds sono stati impiegati in clinica per il trattamento di lesioni osteocondrali: TruFit® (Smith & Nephew, Andover, MA) e Maioregen® (Fin-Ceramica S.p.A., Faenza, Italy). Sebbene i risultati a livello di studi preliminari siano ancora controversi, l’utilizzo di questa tipologia di scaffold per trattare difetti della cartilagine e dell’osso sottostante sembra essere promettente.
Kon E, Filardo G, Perdisa F, Di Martino A, De Pasqual L, Andriolo L, et al. (2012). Scaffold osteocondrali. Roma : CIC- Edizioni Internazionali.
Scaffold osteocondrali
KON, ELIZAVETA;FILARDO, GIUSEPPE;Andriolo L;Di Matteo B;MARCACCI, MAURILIO
2012
Abstract
Negli ultimi anni è notevolmente accresciuto l’interesse rivolto all’importanza dell’osso subcondrale e del suo ruolo patogenetico nel danno delle superfici articolari; parallelamente sono state sviluppate nuove tecniche specifiche per il trattamento di questo tipo di patologia. Attualmente due soli scaffolds sono stati impiegati in clinica per il trattamento di lesioni osteocondrali: TruFit® (Smith & Nephew, Andover, MA) e Maioregen® (Fin-Ceramica S.p.A., Faenza, Italy). Sebbene i risultati a livello di studi preliminari siano ancora controversi, l’utilizzo di questa tipologia di scaffold per trattare difetti della cartilagine e dell’osso sottostante sembra essere promettente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
