Progetto PRIN 2009 “Continuità e discontinuità nelle produzioni vetrarie altoadriatiche tra il IX sec. a.C. e il XIV sec. d.C.” (coordinatore nazionale G. Molin – Università di Padova) Il vetro antico è un materiale di pregio, la cui resistenza all'alterazione ne fa un importante indicatore archeologico se studiato da un punto di vista morfometrico e archeometrico. Mentre gli studi classificativi su base cronotipologica hanno una lunga tradizione, gli studi archeometrici si sono sviluppati a partire dagli anni '970 e costituiscono oggi un importante contributo alle conoscenze di settore. Il Progetto ha carattere interdisciplinare e prevede un deciso approccio archeometrico (80%) e un più contenuto impegno archeologico (20%), comunque indispensabile per garantire il conseguimento degli obiettivi finalizzati a: - acquisire conoscenze sullo sviluppo della tecnologia del vetro e sugli scambi interculturali relativi; - individuare le fonti di materie prime; - individuare le direttrici di commercio intraarea (scambi tra area rivierasca ed entroterra) ed interarea (scambi con/tra il Bacino mediterraneo e il Continente Europeo); - permettere un più efficace utilizzo del vetro come indicatore archeologico. Per poter comprendere l'evoluzione della presenza di reperti vitrei nell'area di interesse dell’Unità di ricerca dell’Università di Bologna (sede di Ravenna), l'ambito cronologico della ricerca viene compreso tra l'età proto-villanoviana romagnola fino ad una fase successiva nel XIV secolo e l'area indagata si estende dal sito archeologico di Classe (Ravenna) a zone limitrofe sia lungo la costa sud-est, nel territorio di Rimini, che nel vicino entroterra. Lo studio giunge alla classificazione tipologica e alla collocazione cronologica dei reperti rinvenuti, con il completamento di informazioni ottenuto attraverso l'analisi archeometrica dei dati relativi ai campioni di vetri. Le analisi dei dati di reperti da un sito, con una precisa cronologia permettono di evidenziare similarità o differenze fra produzioni di oggetti coevi ed eventualmente isolare oggetti di produzione locale o di importazione. Di grande interesse per l'area ravennate è anche la comprensione della tecnologia per la produzione di vetro musivo, con l'obiettivo di individuare possibili contiguità o differenze rispetto alla produzione di vetro destinato ad altri impieghi. Particolare attenzione viene rivolta allo studio del vetro per mosaico, espressione artistica simbolo della città di Ravenna e del suo patrimonio culturale. Un altro importante obiettivo dell'unità è la messa a punto di metodologie di indagine non distruttive per l'analisi micro morfologica e micro strutturale e la applicazione di metodi per la determinazione della composizione chimica elementare mediante microscopia elettronica a scansione (SEM-EDS).

Continuità e discontinuità nelle produzioni vetrarie altoadriatiche tra il IX sec. a.C. e il XIV sec. d.C.

VANDINI, MARIANGELA
2013

Abstract

Progetto PRIN 2009 “Continuità e discontinuità nelle produzioni vetrarie altoadriatiche tra il IX sec. a.C. e il XIV sec. d.C.” (coordinatore nazionale G. Molin – Università di Padova) Il vetro antico è un materiale di pregio, la cui resistenza all'alterazione ne fa un importante indicatore archeologico se studiato da un punto di vista morfometrico e archeometrico. Mentre gli studi classificativi su base cronotipologica hanno una lunga tradizione, gli studi archeometrici si sono sviluppati a partire dagli anni '970 e costituiscono oggi un importante contributo alle conoscenze di settore. Il Progetto ha carattere interdisciplinare e prevede un deciso approccio archeometrico (80%) e un più contenuto impegno archeologico (20%), comunque indispensabile per garantire il conseguimento degli obiettivi finalizzati a: - acquisire conoscenze sullo sviluppo della tecnologia del vetro e sugli scambi interculturali relativi; - individuare le fonti di materie prime; - individuare le direttrici di commercio intraarea (scambi tra area rivierasca ed entroterra) ed interarea (scambi con/tra il Bacino mediterraneo e il Continente Europeo); - permettere un più efficace utilizzo del vetro come indicatore archeologico. Per poter comprendere l'evoluzione della presenza di reperti vitrei nell'area di interesse dell’Unità di ricerca dell’Università di Bologna (sede di Ravenna), l'ambito cronologico della ricerca viene compreso tra l'età proto-villanoviana romagnola fino ad una fase successiva nel XIV secolo e l'area indagata si estende dal sito archeologico di Classe (Ravenna) a zone limitrofe sia lungo la costa sud-est, nel territorio di Rimini, che nel vicino entroterra. Lo studio giunge alla classificazione tipologica e alla collocazione cronologica dei reperti rinvenuti, con il completamento di informazioni ottenuto attraverso l'analisi archeometrica dei dati relativi ai campioni di vetri. Le analisi dei dati di reperti da un sito, con una precisa cronologia permettono di evidenziare similarità o differenze fra produzioni di oggetti coevi ed eventualmente isolare oggetti di produzione locale o di importazione. Di grande interesse per l'area ravennate è anche la comprensione della tecnologia per la produzione di vetro musivo, con l'obiettivo di individuare possibili contiguità o differenze rispetto alla produzione di vetro destinato ad altri impieghi. Particolare attenzione viene rivolta allo studio del vetro per mosaico, espressione artistica simbolo della città di Ravenna e del suo patrimonio culturale. Un altro importante obiettivo dell'unità è la messa a punto di metodologie di indagine non distruttive per l'analisi micro morfologica e micro strutturale e la applicazione di metodi per la determinazione della composizione chimica elementare mediante microscopia elettronica a scansione (SEM-EDS).
2013
2011
M. Vandini
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