Nonostante le morti per malattie cardiovascolari (MCV) siano diminuite in tutti i paesi industrializzati, l’entità delle malattie CV rimane ancora molto elevata specialmente nella popolazione femminile ove esse rappresentano ancora la prima causa di morte con una frequenza superiore a quella di tutte le altre patologie, compreso il tumore al seno. Dopo i 75 anni di età, nelle donne, la prevalenza delle malattie CV è perfino superiore a quella osservata nella popolazione maschile. In considerazione del progressivo invecchiamento delle popolazioni, fenomeno che interessa in particolar modo proprio le donne che sono più longeve degli uomini, si stima che in un futuro prossimo le malattie CV saranno ancor più frequenti nella popolazione femminile. Paradossalmente i fattori di rischio CV sono, nelle donne, sottostimati nonostante molti dei tradizionali e più importanti quali ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, dislipidemie e diabete mellito sembrino penalizzare particolarmente la popolazione femminile. Le donne sono, inoltre, caratterizzate da alcune condizioni tipicamente femminili, come la menopausa e la ipertensione gestazionale, e da una elevata prevalenza di fattori di rischio CV emergenti quali la sindrome metabolica, elevati livelli di Hs-PCR e la disfunzione endoteliale. Nonostante la grande importanza del problema, studi clinici sulla differenza di genere e specifiche linee guida per la prevenzione delle malattie CV nella popolazione femminile sono ancora scarsi.
Borghi C, Veronesi M, Degli Esposti D, Immordino V (2013). Sesso e genere: rischio cardiovascolare. Bologna : Bonomia University Press.
Sesso e genere: rischio cardiovascolare
BORGHI, CLAUDIO;VERONESI, MADDALENA;
2013
Abstract
Nonostante le morti per malattie cardiovascolari (MCV) siano diminuite in tutti i paesi industrializzati, l’entità delle malattie CV rimane ancora molto elevata specialmente nella popolazione femminile ove esse rappresentano ancora la prima causa di morte con una frequenza superiore a quella di tutte le altre patologie, compreso il tumore al seno. Dopo i 75 anni di età, nelle donne, la prevalenza delle malattie CV è perfino superiore a quella osservata nella popolazione maschile. In considerazione del progressivo invecchiamento delle popolazioni, fenomeno che interessa in particolar modo proprio le donne che sono più longeve degli uomini, si stima che in un futuro prossimo le malattie CV saranno ancor più frequenti nella popolazione femminile. Paradossalmente i fattori di rischio CV sono, nelle donne, sottostimati nonostante molti dei tradizionali e più importanti quali ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, dislipidemie e diabete mellito sembrino penalizzare particolarmente la popolazione femminile. Le donne sono, inoltre, caratterizzate da alcune condizioni tipicamente femminili, come la menopausa e la ipertensione gestazionale, e da una elevata prevalenza di fattori di rischio CV emergenti quali la sindrome metabolica, elevati livelli di Hs-PCR e la disfunzione endoteliale. Nonostante la grande importanza del problema, studi clinici sulla differenza di genere e specifiche linee guida per la prevenzione delle malattie CV nella popolazione femminile sono ancora scarsi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.