Il contributo ricostruisce le relazioni tra Unione europea (Ue) e i Microstati con essa confinanti (Andorra, Liechtenstein, Monaco, San Marino e della Città del Vaticano) sia nella loro evoluzione storica che al momento attuale, al fine di delinearne i possibili sviluppi nel medio termine. Storicamente, si possono delineare tre fasi nello sviluppo dei rapporti tra Ue e Microstati: la fase del bilateralismo accentuato, caratterizzata da relazioni frammentate su settori specifici, la fase dell’approccio uniforme, in cui l’Ue, avvalendosi della propria posizione di forza, ha nella sostanza imposto una disciplina comune in una serie di settori nevralgici (moneta, politica fiscale) e la terza fase, corrispondente al momento attuale, in cui le relazioni reciproche potrebbero aprirsi a una logica al tempo stesso più equilibrata e di maggiore integrazione. Rimane tuttavia da vedere quale sia il modello più adeguato tra quelli attualmente in discussione al fine di raggiungere un tale obiettivo: modello svizzero o dell'integrazione settoriale, l'adesione all'Unione europea, l'adesione allo SEE o modello Liechtenstein, l’accordo di associazione ad hoc. Per ragioni di carattere sia istituzionale che sostanziale, il presente contributo esclude che rappresenti una soluzione adeguata tanto il modello dell’integrazione settoriale che l’adesione allo SEE, auspicando piuttosto la conclusione di accordi di associazioni ad hoc, capaci di tenere conto della specificità propria ai soggetti coinvolti, senza escludere, seppure a più lungo termine, l’opportunità dell’adesione all’Unione europea.
Marco Balboni (2014). I rapporti tra Unione Europea e micro-Stati: verso una nuova fase?. Napoli : JOVENE.
I rapporti tra Unione Europea e micro-Stati: verso una nuova fase?
BALBONI, MARCO
2014
Abstract
Il contributo ricostruisce le relazioni tra Unione europea (Ue) e i Microstati con essa confinanti (Andorra, Liechtenstein, Monaco, San Marino e della Città del Vaticano) sia nella loro evoluzione storica che al momento attuale, al fine di delinearne i possibili sviluppi nel medio termine. Storicamente, si possono delineare tre fasi nello sviluppo dei rapporti tra Ue e Microstati: la fase del bilateralismo accentuato, caratterizzata da relazioni frammentate su settori specifici, la fase dell’approccio uniforme, in cui l’Ue, avvalendosi della propria posizione di forza, ha nella sostanza imposto una disciplina comune in una serie di settori nevralgici (moneta, politica fiscale) e la terza fase, corrispondente al momento attuale, in cui le relazioni reciproche potrebbero aprirsi a una logica al tempo stesso più equilibrata e di maggiore integrazione. Rimane tuttavia da vedere quale sia il modello più adeguato tra quelli attualmente in discussione al fine di raggiungere un tale obiettivo: modello svizzero o dell'integrazione settoriale, l'adesione all'Unione europea, l'adesione allo SEE o modello Liechtenstein, l’accordo di associazione ad hoc. Per ragioni di carattere sia istituzionale che sostanziale, il presente contributo esclude che rappresenti una soluzione adeguata tanto il modello dell’integrazione settoriale che l’adesione allo SEE, auspicando piuttosto la conclusione di accordi di associazioni ad hoc, capaci di tenere conto della specificità propria ai soggetti coinvolti, senza escludere, seppure a più lungo termine, l’opportunità dell’adesione all’Unione europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.