Il saggio analizza la polemica tra due scrittori gesuiti, E. Tesauro (Il Cannocchiale aristotelico, 1670) e P. Le Moyne (De l'art des devises, 1666), nel corso della quale emergono due diverse maniere d'intendere l'impresa e l'emblema, che a propria volta rinviano a differenti concezioni filosofiche. Mentre Tesauro accentua il ruolo dell'ingegno e la difficoltà della rappresentazione, che è come una metafora da decodificare da parte del destinatario, Le Moyne, più vicino al razionalismo francese, sottolinea la necessità della chiarezza e dell'intelligibilità.
G. Baffetti (2013). Evidence in the Device and Emblem. Tesauro and Le Moyne. Paris : Classiques Garnier.
Evidence in the Device and Emblem. Tesauro and Le Moyne
BAFFETTI, GIOVANNI
2013
Abstract
Il saggio analizza la polemica tra due scrittori gesuiti, E. Tesauro (Il Cannocchiale aristotelico, 1670) e P. Le Moyne (De l'art des devises, 1666), nel corso della quale emergono due diverse maniere d'intendere l'impresa e l'emblema, che a propria volta rinviano a differenti concezioni filosofiche. Mentre Tesauro accentua il ruolo dell'ingegno e la difficoltà della rappresentazione, che è come una metafora da decodificare da parte del destinatario, Le Moyne, più vicino al razionalismo francese, sottolinea la necessità della chiarezza e dell'intelligibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.