Attraverso i dati delle ondate dal 2004 al 2007 delle Condizioni di vita delle famiglie in Trentino si è potuto avere un quadro dinamico della situazione di povertà e deprivazione materiale degli individui e delle famiglie in provincia. Tra il 2004 e il 2007 la situazione non appare modificarsi in termini sostanziali. le categorie sociali a maggiore rischio di povertà risultano gli anziani soli, le famiglie numerose, specie se in presenza di minori e i nuclei in cui la persona di riferimento sia una donna non occupata e con basse credenziali educative. Le indagini longitudinali hanno consentito anche di verificare se la situazione di povertà sia persistente. del 13,5% di trentini che sperimentano almeno una volta in tre anni la condizione di povertà, uno su cinque può essere definito persistentemente povero e il rischio maggiore è corso proprio dalle categorie sociali anzidette. Nella provincia trentina più di un individuo su tre risulta essere deprivato. Poc’anzi si è visto, invece, che gli individui poveri in termini di reddito equivalente, sono meno di uno su dieci. Sempre uno su dieci sono gli individui che si definiscono persistentemente deprivati. Solo il 3% dei poveri non si ritiene anche deprivato, una quota più consistente di individui, invece, pur non essendo povera ritiene di essere deprivata dello stile di vita (28,2%). la quota maggiore di individui che si trovano in condizioni di deprivazione pur non avendo un reddito equivalente inferiore alla soglia di povertà è costituita da single senza figli, seguiti dai genitori soli con figli minori, dagli anziani soli e dalle coppie con tre o più figli. La condizione di indigenza su entrambi gli indicatori incide principalmente sui genitori soli con figli minorenni e sulle famiglie numerose (con 3 o più figli a carico); queste categorie sperimentano anche elevati livelli di deprivazione, pur in assenza di povertà monetaria. Gli anziani soli risultano la categoria di meno semplice lettura. Fra di essi, infatti, il peso della totale deprivazione è piuttosto consistente, ma sono anche la categoria nella quale più alta è la quota di coloro che pur essendo poveri non si riconoscono deprivati.
Rossella, B., Sonia, M., Federico, P., Santangelo, F., Diana, Z., Antonio, S. (2008). La situazione sociale del Trentino nel 2007. Trento : PAT (Provincia Autonoma di Trento).
La situazione sociale del Trentino nel 2007
SANTANGELO, FEDERICA;
2008
Abstract
Attraverso i dati delle ondate dal 2004 al 2007 delle Condizioni di vita delle famiglie in Trentino si è potuto avere un quadro dinamico della situazione di povertà e deprivazione materiale degli individui e delle famiglie in provincia. Tra il 2004 e il 2007 la situazione non appare modificarsi in termini sostanziali. le categorie sociali a maggiore rischio di povertà risultano gli anziani soli, le famiglie numerose, specie se in presenza di minori e i nuclei in cui la persona di riferimento sia una donna non occupata e con basse credenziali educative. Le indagini longitudinali hanno consentito anche di verificare se la situazione di povertà sia persistente. del 13,5% di trentini che sperimentano almeno una volta in tre anni la condizione di povertà, uno su cinque può essere definito persistentemente povero e il rischio maggiore è corso proprio dalle categorie sociali anzidette. Nella provincia trentina più di un individuo su tre risulta essere deprivato. Poc’anzi si è visto, invece, che gli individui poveri in termini di reddito equivalente, sono meno di uno su dieci. Sempre uno su dieci sono gli individui che si definiscono persistentemente deprivati. Solo il 3% dei poveri non si ritiene anche deprivato, una quota più consistente di individui, invece, pur non essendo povera ritiene di essere deprivata dello stile di vita (28,2%). la quota maggiore di individui che si trovano in condizioni di deprivazione pur non avendo un reddito equivalente inferiore alla soglia di povertà è costituita da single senza figli, seguiti dai genitori soli con figli minori, dagli anziani soli e dalle coppie con tre o più figli. La condizione di indigenza su entrambi gli indicatori incide principalmente sui genitori soli con figli minorenni e sulle famiglie numerose (con 3 o più figli a carico); queste categorie sperimentano anche elevati livelli di deprivazione, pur in assenza di povertà monetaria. Gli anziani soli risultano la categoria di meno semplice lettura. Fra di essi, infatti, il peso della totale deprivazione è piuttosto consistente, ma sono anche la categoria nella quale più alta è la quota di coloro che pur essendo poveri non si riconoscono deprivati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.