La moda di eseguire studi di carattere, o arie di teste, si impose dalla metà del Settecento, in ragione dell'apprezzamento da parte della committenza, soprattutto nelle grandi corti tedesca e russa. Diversamente però dagli artisti che per esse si produssero, i pittori bolognesi predilessero, rispetto all'artificio, una scelta di veridicità, l'attenzione per la resa del sembiante umano secondo termini il più possibile aderenti al reale, non scevri di una felice vena poetica, così da contraddistinguersi dalle opere di artisti di corte mantenendo fede ai principi della pittura degli Incamminati

Filippo Pedrini, Testa di fanciulla in profilo; Testa di giovane con ampio copricapo

BIAGI, DONATELLA
2010

Abstract

La moda di eseguire studi di carattere, o arie di teste, si impose dalla metà del Settecento, in ragione dell'apprezzamento da parte della committenza, soprattutto nelle grandi corti tedesca e russa. Diversamente però dagli artisti che per esse si produssero, i pittori bolognesi predilessero, rispetto all'artificio, una scelta di veridicità, l'attenzione per la resa del sembiante umano secondo termini il più possibile aderenti al reale, non scevri di una felice vena poetica, così da contraddistinguersi dalle opere di artisti di corte mantenendo fede ai principi della pittura degli Incamminati
2010
L'anima della pittura. Dipinti emiliani dal XIVI al XIX secolo
113
118
Donatella Biagi Maino
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