La capillare presenza cinese nel continente africano è ormai un dato di fatto. Una politica di partnership innanzitutto economica, caratterizzata da luci ed ombre. Intanto però le economie africane crescono, anche grazie all’arrivo dei cinesi. Pechino considera i paesi africani, le loro ricchezze e gli spazi che le loro economie offrono come una priorità per gli interessi cinesi. Ed è disposta a investire, a prestare, a condonare e a intervenire di persona in Africa come forse nessun altro paese è pronto a fare in questo momento. Non c’è settore produttivo o paese africano che sfugga all’attenzione cinese, fatta eccezione per quegli Stati che non riconoscono la Cina popolare e che ancora intrattengono relazioni bilaterali solo con Taiwan.
Titolo: | La Cina in Africa: un primo bilancio |
Autore/i: | FIORI, ANTONIO |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2011 |
Titolo del libro: | L'alternativa Sud-Sud, chi vince e chi perde |
Pagina iniziale: | 87 |
Pagina finale: | 107 |
Abstract: | La capillare presenza cinese nel continente africano è ormai un dato di fatto. Una politica di partnership innanzitutto economica, caratterizzata da luci ed ombre. Intanto però le economie africane crescono, anche grazie all’arrivo dei cinesi. Pechino considera i paesi africani, le loro ricchezze e gli spazi che le loro economie offrono come una priorità per gli interessi cinesi. Ed è disposta a investire, a prestare, a condonare e a intervenire di persona in Africa come forse nessun altro paese è pronto a fare in questo momento. Non c’è settore produttivo o paese africano che sfugga all’attenzione cinese, fatta eccezione per quegli Stati che non riconoscono la Cina popolare e che ancora intrattengono relazioni bilaterali solo con Taiwan. |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 7-dic-2014 |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |