La capillare presenza cinese nel continente africano è ormai un dato di fatto. Una politica di partnership innanzitutto economica, caratterizzata da luci ed ombre. Intanto però le economie africane crescono, anche grazie all’arrivo dei cinesi. Pechino considera i paesi africani, le loro ricchezze e gli spazi che le loro economie offrono come una priorità per gli interessi cinesi. Ed è disposta a investire, a prestare, a condonare e a intervenire di persona in Africa come forse nessun altro paese è pronto a fare in questo momento. Non c’è settore produttivo o paese africano che sfugga all’attenzione cinese, fatta eccezione per quegli Stati che non riconoscono la Cina popolare e che ancora intrattengono relazioni bilaterali solo con Taiwan.
Antonio Fiori (2011). La Cina in Africa: un primo bilancio. Roma : CAROCCI.
La Cina in Africa: un primo bilancio
FIORI, ANTONIO
2011
Abstract
La capillare presenza cinese nel continente africano è ormai un dato di fatto. Una politica di partnership innanzitutto economica, caratterizzata da luci ed ombre. Intanto però le economie africane crescono, anche grazie all’arrivo dei cinesi. Pechino considera i paesi africani, le loro ricchezze e gli spazi che le loro economie offrono come una priorità per gli interessi cinesi. Ed è disposta a investire, a prestare, a condonare e a intervenire di persona in Africa come forse nessun altro paese è pronto a fare in questo momento. Non c’è settore produttivo o paese africano che sfugga all’attenzione cinese, fatta eccezione per quegli Stati che non riconoscono la Cina popolare e che ancora intrattengono relazioni bilaterali solo con Taiwan.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.