Il 2013 è stato un anno molto difficile per le relazioni intercoreane. In apertura d’anno, infatti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato l’applicazione della risoluzione di condanna numero 2087, come conseguenza del lancio di un vettore da parte di Pyeongyang alla metà di dicembre dell’anno precedente. Questo esperimento, formalmente teso a porre in orbita il satellite Kwangmyongsong-3 Unità 2, è stato un successo per il neoleader nordcoreano Kim Jong-un, il quale necessitava di un’azione di questo tipo per acquisire legittimazione interna e per conquistarsi l’appoggio dei militari, ma al contempo ha scatenato il timore e le ire della comunità internazionale: gli Stati Uniti, in maniera particolare, hanno considerato il lancio come un mero pretesto di Pyeongyang per testare un vettore a lungo raggio, potenzialmente addirittura in grado di colpire le coste statunitensi. L’unanime condanna successiva al lancio del vettore ha contribuito ad inasprire seriamente i toni, dando il via ad un’escalation il cui passo successivo messo in atto dal regime di Pyeongyang è stato il test nucleare sotterraneo del 12 febbraio.
Antonio Fiori (2014). Le negoziazioni internazionali e la strategia della Corea del Nord. Roma : ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA.
Le negoziazioni internazionali e la strategia della Corea del Nord
FIORI, ANTONIO
2014
Abstract
Il 2013 è stato un anno molto difficile per le relazioni intercoreane. In apertura d’anno, infatti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato l’applicazione della risoluzione di condanna numero 2087, come conseguenza del lancio di un vettore da parte di Pyeongyang alla metà di dicembre dell’anno precedente. Questo esperimento, formalmente teso a porre in orbita il satellite Kwangmyongsong-3 Unità 2, è stato un successo per il neoleader nordcoreano Kim Jong-un, il quale necessitava di un’azione di questo tipo per acquisire legittimazione interna e per conquistarsi l’appoggio dei militari, ma al contempo ha scatenato il timore e le ire della comunità internazionale: gli Stati Uniti, in maniera particolare, hanno considerato il lancio come un mero pretesto di Pyeongyang per testare un vettore a lungo raggio, potenzialmente addirittura in grado di colpire le coste statunitensi. L’unanime condanna successiva al lancio del vettore ha contribuito ad inasprire seriamente i toni, dando il via ad un’escalation il cui passo successivo messo in atto dal regime di Pyeongyang è stato il test nucleare sotterraneo del 12 febbraio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.