Quando, nell'estate del 1995, violente inondazioni colpirono la Corea del Nord, la rappresentanza permanente alle Nazioni Unite chiese l'aiuto del Dipartimento per gli Affari Umanitari (UNDHA), estendendo la richiesta di soccorso a tutto il mondo. Prima di questi tragici eventi sarebbe stato inconcepibile per Pyongyang rivolgersi alla comunità internazionale in cerca di assistenza, in particolari modo per quanto concerneva una issue politicamente rilevante come gli aiuti umanitari, tradizionalmente garantiti da Unione Sovietica e Cina, storici alleati di Pyongyang. La tragedia coinvolse emotivamente molte organizzazioni sudcoreane, che si dissero pronte ad intervenire per portare sollievo alla popolazione del Nord. Ciò aprì un confronto serrato nell'opinione pubblica del Sud. Questo contributo analizza l'azione delle principali ONG sudcoreane nella gestione della catastrofe naturale abbattutasi sul Nord nell'estate del 1995. Ciò che si mira a mostrare è, in maniera particolare, la diversità nelle modalità di intervento delle ONG sudcoreane nei confronti della tragedia nordcoreana rispetto a quelle delle ONG europee o nordamericane. Le organizzazioni del Sud, infatti, non hanno imperniato il loro intervento solo sui principi dell'umanitarismo, mirando piuttosto all'instaurazione di un processo di riconciliazione con il Nord.
Antonio Fiori (2011). Le ONG sudcoreane in Corea del Nord alla metà degli anni '90. Milano : ObarraO.
Le ONG sudcoreane in Corea del Nord alla metà degli anni '90
FIORI, ANTONIO
2011
Abstract
Quando, nell'estate del 1995, violente inondazioni colpirono la Corea del Nord, la rappresentanza permanente alle Nazioni Unite chiese l'aiuto del Dipartimento per gli Affari Umanitari (UNDHA), estendendo la richiesta di soccorso a tutto il mondo. Prima di questi tragici eventi sarebbe stato inconcepibile per Pyongyang rivolgersi alla comunità internazionale in cerca di assistenza, in particolari modo per quanto concerneva una issue politicamente rilevante come gli aiuti umanitari, tradizionalmente garantiti da Unione Sovietica e Cina, storici alleati di Pyongyang. La tragedia coinvolse emotivamente molte organizzazioni sudcoreane, che si dissero pronte ad intervenire per portare sollievo alla popolazione del Nord. Ciò aprì un confronto serrato nell'opinione pubblica del Sud. Questo contributo analizza l'azione delle principali ONG sudcoreane nella gestione della catastrofe naturale abbattutasi sul Nord nell'estate del 1995. Ciò che si mira a mostrare è, in maniera particolare, la diversità nelle modalità di intervento delle ONG sudcoreane nei confronti della tragedia nordcoreana rispetto a quelle delle ONG europee o nordamericane. Le organizzazioni del Sud, infatti, non hanno imperniato il loro intervento solo sui principi dell'umanitarismo, mirando piuttosto all'instaurazione di un processo di riconciliazione con il Nord.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.