Obiettivo del progetto “Valle dello Jaγnob” è lo studio di una delle etnie più importanti della Via della Seta, i cui discendenti sopravvivono ancor oggi in una remota valle dell’Asia Centrale intagliata dal fiume Jaγnob. La loro parlata, la lingua jaγnobī, è l’ultima varietà ancora vivente, sebbene in forma assai residuale, dell’antico sogdiano, la lingua franca del commercio e degli scambi culturali lungo il multiforme tracciato della Via della Seta, crocevia e luogo di incontro tra molti Orienti e Occidenti. L’obiettivo sarà perseguito attraverso un’indagine sul campo di carattere etnolinguistico, valutando con appositi questionari lo stato di conservazione della lingua, registrando racconti e documenti orali e soprattutto comparando le due varianti dialettali che, secondo la manualistica del secolo scorso, si distinguono in jaγnobī occidentale e jaγnobī orientale. È inoltre nostro scopo precipuo riscontrare una serie di consuetudini folkloristiche locali che, nonostante il processo di islamizzazione, lasciano trasparire un sostrato di religiosità iranica arcaica, grosso modo riconducibile a certi filoni della tradizione zoroastriana. Intendiamo infine effettuare un riscontro del DNA degli jaγnobī e dei tadžiki che abitano nelle zone limitrofe, non solo per circonstanziare meglio i caratteri antropologici delle etnie presenti in Valle, ma anche per verificare le eventuali peculiarità genetiche che hanno reso possibile la sopravvivenza umana e l’adattamento psico-fisico in un territorio così aspro ed elevato (3.000 m s.l.m.).
A. Panaino (2007). Valle dello Jaγnob.
Valle dello Jaγnob
PANAINO, ANTONIO CLEMENTE DOMENICO
2007
Abstract
Obiettivo del progetto “Valle dello Jaγnob” è lo studio di una delle etnie più importanti della Via della Seta, i cui discendenti sopravvivono ancor oggi in una remota valle dell’Asia Centrale intagliata dal fiume Jaγnob. La loro parlata, la lingua jaγnobī, è l’ultima varietà ancora vivente, sebbene in forma assai residuale, dell’antico sogdiano, la lingua franca del commercio e degli scambi culturali lungo il multiforme tracciato della Via della Seta, crocevia e luogo di incontro tra molti Orienti e Occidenti. L’obiettivo sarà perseguito attraverso un’indagine sul campo di carattere etnolinguistico, valutando con appositi questionari lo stato di conservazione della lingua, registrando racconti e documenti orali e soprattutto comparando le due varianti dialettali che, secondo la manualistica del secolo scorso, si distinguono in jaγnobī occidentale e jaγnobī orientale. È inoltre nostro scopo precipuo riscontrare una serie di consuetudini folkloristiche locali che, nonostante il processo di islamizzazione, lasciano trasparire un sostrato di religiosità iranica arcaica, grosso modo riconducibile a certi filoni della tradizione zoroastriana. Intendiamo infine effettuare un riscontro del DNA degli jaγnobī e dei tadžiki che abitano nelle zone limitrofe, non solo per circonstanziare meglio i caratteri antropologici delle etnie presenti in Valle, ma anche per verificare le eventuali peculiarità genetiche che hanno reso possibile la sopravvivenza umana e l’adattamento psico-fisico in un territorio così aspro ed elevato (3.000 m s.l.m.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.