Lo sport durante l’infanzia rappresenta uno dei fattori essenziali per un normale processo di accrescimento e di maturazione biologica. In particolare, secondo Malina (2002), una regolare attività fisica ha un’importante funzione di controllo su peso corporeo e massa grassa. L’attività fisica infatti è il fattore maggiormente coinvolto nel dispendio energetico dell’organismo. A partire da tali presupposti abbiamo effettuato un confronto antropometrico tra bambini italiani (352 maschi; 360 femmine) ed estoni (215 maschi; 245 femmine) di età compresa tra i 6 e i 10 anni al fine di verificare l’eventuale presenza di una relazione tra attività motoria extrascolastica, intensità di esercizio fisico e indicatori di composizione corporea nei due campioni. Vengono qui considerati i dati relativi all’attività sportiva extrascolastica (ore di allenamento settimanale) e di tipologia di sport e allo sviluppo della massa grassa sulla base delle sommatorie delle pliche degli arti (bicipite, tricipite, coscia, polpaccio mediale e laterale), delle pliche del tronco (sottoscapolare, soprailiaca, sopraspinale), delle pliche di arti e tronco e del Centripetal Fat Ratio (CFR) (pannicolo sottoscapolare/pannicolo sottoscapolare + pannicolo al tricipite) proposto dal Camerun per valutare il modello di distribuzione del grasso. Si osserva come, sia a Cento che a Tartu la frequenza dei bambini che praticano sport aumenta generalmente con l’età, anche se più irregolarmente nei secondi. In entrambi i gruppi arti marziali, calcio, nuoto e danza sono gli sport più praticati. L’intensità della pratica sportiva extrascolastica , in termini di ore di attività settimanali, risulta significativamente maggiore nei soggetti Estoni rispetto a quelli Italiani. Tale differenza sembra influenzare sia la quantità che la distribuzione di tessuto adiposo sottocutaneo nei due campioni. Nei bambini Italiani infatti, oltre a valori significativamente superiori di grasso, emerge anche una maggior tendenza all’ accumulo dello stesso a livello del tronco. Il trend dei valori medi relativi alla somma dei pannicoli adiposi e alla CFR, si presenta, sia nei maschi che nelle femmine di entrambi i campioni, coerente con i modelli di accrescimento riportati in letteratura riguardo ai soggetti in età pre-puberale . Anche nel nostro campione infatti l’andamento della somma dei pannicoli è tendenzialmente in aumento, mentre l’indice di distribuzione del tessuto adiposo (CFR) mostra valori piuttosto costanti attraverso le età anche se non si può ignorare un trend di leggera crescita tra le medie delle bambine estoni. Degno di nota è il diverso modello di distribuzione del grasso presente in entrambi i sessi, ma particolarmente evidente nelle ragazze, con un accumulo maggiore negli arti inferiori delle italiane. Poiché in entrambi i campioni gli sport più praticati sono quelli che richiedono un notevole uso degli arti inferiori, questa distribuzione dei pannicoli può forse attribuirsi all’intensità dell’attività extrascolastica. Va comunque anche ricordato che anche l’attività motoria svolta in orario scolastico è nettamente superiore tra gli Estoni . Per un’approfondita comprensione delle differenze antropometriche tra i due campioni non possono poi essere escluse anche predisposizione genetica e abitudini alimentari delle due popolazioni. Comunque le relazioni studiate in questa prima analisi supportano l’ipotesi già suggerita in letteratura di una forte influenza dell’attività fisica praticata anche a livello non agonistico sulla composizione corporea dei bambini.

Semproli Samantha, T.S., rimäe, B.P. (2005). Attività fisica e composizione corporea in bambini Italiani ed Estoni (6-10 anni). RIMINI : s.n.

Attività fisica e composizione corporea in bambini Italiani ed Estoni (6-10 anni)

SEMPROLI, SAMANTHA;TOSELLI, STEFANIA;VENTRELLA, ANGELA RAFFAELLA;BRASILI, PATRICIA
2005

Abstract

Lo sport durante l’infanzia rappresenta uno dei fattori essenziali per un normale processo di accrescimento e di maturazione biologica. In particolare, secondo Malina (2002), una regolare attività fisica ha un’importante funzione di controllo su peso corporeo e massa grassa. L’attività fisica infatti è il fattore maggiormente coinvolto nel dispendio energetico dell’organismo. A partire da tali presupposti abbiamo effettuato un confronto antropometrico tra bambini italiani (352 maschi; 360 femmine) ed estoni (215 maschi; 245 femmine) di età compresa tra i 6 e i 10 anni al fine di verificare l’eventuale presenza di una relazione tra attività motoria extrascolastica, intensità di esercizio fisico e indicatori di composizione corporea nei due campioni. Vengono qui considerati i dati relativi all’attività sportiva extrascolastica (ore di allenamento settimanale) e di tipologia di sport e allo sviluppo della massa grassa sulla base delle sommatorie delle pliche degli arti (bicipite, tricipite, coscia, polpaccio mediale e laterale), delle pliche del tronco (sottoscapolare, soprailiaca, sopraspinale), delle pliche di arti e tronco e del Centripetal Fat Ratio (CFR) (pannicolo sottoscapolare/pannicolo sottoscapolare + pannicolo al tricipite) proposto dal Camerun per valutare il modello di distribuzione del grasso. Si osserva come, sia a Cento che a Tartu la frequenza dei bambini che praticano sport aumenta generalmente con l’età, anche se più irregolarmente nei secondi. In entrambi i gruppi arti marziali, calcio, nuoto e danza sono gli sport più praticati. L’intensità della pratica sportiva extrascolastica , in termini di ore di attività settimanali, risulta significativamente maggiore nei soggetti Estoni rispetto a quelli Italiani. Tale differenza sembra influenzare sia la quantità che la distribuzione di tessuto adiposo sottocutaneo nei due campioni. Nei bambini Italiani infatti, oltre a valori significativamente superiori di grasso, emerge anche una maggior tendenza all’ accumulo dello stesso a livello del tronco. Il trend dei valori medi relativi alla somma dei pannicoli adiposi e alla CFR, si presenta, sia nei maschi che nelle femmine di entrambi i campioni, coerente con i modelli di accrescimento riportati in letteratura riguardo ai soggetti in età pre-puberale . Anche nel nostro campione infatti l’andamento della somma dei pannicoli è tendenzialmente in aumento, mentre l’indice di distribuzione del tessuto adiposo (CFR) mostra valori piuttosto costanti attraverso le età anche se non si può ignorare un trend di leggera crescita tra le medie delle bambine estoni. Degno di nota è il diverso modello di distribuzione del grasso presente in entrambi i sessi, ma particolarmente evidente nelle ragazze, con un accumulo maggiore negli arti inferiori delle italiane. Poiché in entrambi i campioni gli sport più praticati sono quelli che richiedono un notevole uso degli arti inferiori, questa distribuzione dei pannicoli può forse attribuirsi all’intensità dell’attività extrascolastica. Va comunque anche ricordato che anche l’attività motoria svolta in orario scolastico è nettamente superiore tra gli Estoni . Per un’approfondita comprensione delle differenze antropometriche tra i due campioni non possono poi essere escluse anche predisposizione genetica e abitudini alimentari delle due popolazioni. Comunque le relazioni studiate in questa prima analisi supportano l’ipotesi già suggerita in letteratura di una forte influenza dell’attività fisica praticata anche a livello non agonistico sulla composizione corporea dei bambini.
2005
Il ruolo dell'esercizio fisico nella prevenzione delle malattie e del miglioramento della qualità della vita
75
75
Semproli Samantha, T.S., rimäe, B.P. (2005). Attività fisica e composizione corporea in bambini Italiani ed Estoni (6-10 anni). RIMINI : s.n.
Semproli Samantha, Toselli Stefania, Ventrella Angela Raffaella, Toivo Jűrimäe, Brasili Patricia
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