Il volume indaga la trasformazione di forme e codici retorici determinata dall’incontro tra la spiritualità nuova della Riforma cattolica e l’immagine del mondo che emerge nel corso della Rivoluzione scientifica. In tale prospettiva, dove la realtà italiana si integra in quella europea, momenti e figure centrali del mondo postridentino e barocco, dal Borromeo al Ciampoli, dal Tesauro al Pallavicino, prendono nuova luce. Al centro si riconosce il progetto galileiano e linceo di una riforma culturale diretta a sostituire la filosofia di Aristotele con la moderna scienza sperimentale. L’esempio di Galileo si trasmette anche, del resto, come una lezione stilistica di ordine, chiarezza e precisione che esercita effetti intensi e duraturi sulla letteratura: è l’evidentia della tradizione retorica, che la nuova pratica della descrizione scientifica fa coincidere con la conformità al dato empirico. Il percorso barocco dell’evidenza si snoda così tra il modello analitico della prosa scientifica galileiana, le riflessioni del Tesauro sull’impresa e sulla metafora, i saggi di descrizione sperimentale del Bartoli scienziato, per giungere, al principio del Settecento, all’estetica del Muratori.
G. Baffetti (2006). La retorica, l'ingegno e l'anima. Studi sul Seicento. PISA : Pacini.
La retorica, l'ingegno e l'anima. Studi sul Seicento
BAFFETTI, GIOVANNI
2006
Abstract
Il volume indaga la trasformazione di forme e codici retorici determinata dall’incontro tra la spiritualità nuova della Riforma cattolica e l’immagine del mondo che emerge nel corso della Rivoluzione scientifica. In tale prospettiva, dove la realtà italiana si integra in quella europea, momenti e figure centrali del mondo postridentino e barocco, dal Borromeo al Ciampoli, dal Tesauro al Pallavicino, prendono nuova luce. Al centro si riconosce il progetto galileiano e linceo di una riforma culturale diretta a sostituire la filosofia di Aristotele con la moderna scienza sperimentale. L’esempio di Galileo si trasmette anche, del resto, come una lezione stilistica di ordine, chiarezza e precisione che esercita effetti intensi e duraturi sulla letteratura: è l’evidentia della tradizione retorica, che la nuova pratica della descrizione scientifica fa coincidere con la conformità al dato empirico. Il percorso barocco dell’evidenza si snoda così tra il modello analitico della prosa scientifica galileiana, le riflessioni del Tesauro sull’impresa e sulla metafora, i saggi di descrizione sperimentale del Bartoli scienziato, per giungere, al principio del Settecento, all’estetica del Muratori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.