Nel quadro degli studi su Dante e il mondo animale, questo articolo, in modo del tutto innovativo rispetto alla tradizione critica precedente, sostiene che similitudini animali nell’Inferno non vadano interpretate semplicemente come segno della degradazione bestiale dei dannati e dei diavoli, ma che esse debbano essere studiate tenendo presenti le conoscenze scientifiche e il simbolismo animale attivo nella cultura medievale. Con tale prospettiva sono analizzati in modo nuovo e originale alcuni riferimenti animali nei canti di Malebolge: lo scorpione e il bivero, frammenti del bestiario di Gerione; la similitudine della fenice; le immagini animali nella bolgia del falsari, cioè i vermi e le formiche di Egina, la scimmia, il porco.
Giuseppe Ledda (2013). Per un bestiario di Malebolge. Roma : CAROCCI.
Per un bestiario di Malebolge
LEDDA, GIUSEPPE
2013
Abstract
Nel quadro degli studi su Dante e il mondo animale, questo articolo, in modo del tutto innovativo rispetto alla tradizione critica precedente, sostiene che similitudini animali nell’Inferno non vadano interpretate semplicemente come segno della degradazione bestiale dei dannati e dei diavoli, ma che esse debbano essere studiate tenendo presenti le conoscenze scientifiche e il simbolismo animale attivo nella cultura medievale. Con tale prospettiva sono analizzati in modo nuovo e originale alcuni riferimenti animali nei canti di Malebolge: lo scorpione e il bivero, frammenti del bestiario di Gerione; la similitudine della fenice; le immagini animali nella bolgia del falsari, cioè i vermi e le formiche di Egina, la scimmia, il porco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.