la raccolta si inaugura con due scritti sul c.d. dialogo tra le corti e tra i giudici: Trasplantes, injertos, diálogos. Jurisprudencia y doctrina frente a los retos del derecho comparado (Lucio Pegoraro), e Dialogo è comparazione? Saggio sul giudice “costituzionalista comparatista” nella prospettiva del metodo, di Michele Carducci, per proseguire con il saggio, dedicato ai princìpi, di Claudio Luzzati, intitolato Dalla catena alla bilancia, il quale affronta in chiave di filosofia analitica del diritto le tematiche del ragionamento giudiziario, del sillogismo, della ponderazione come tecnica di risoluzione delle antinomie. María Sofia Sagües torna sul tema del dialogo, focalizzando la sua analisi sui rapporti tra corti sovranazionali e domestiche, con riferimento al caso argentino (Diálogo jurisprudencial entre tribunales supranacionales y domésticos: lineamientos y desafíos a la luz de la experiencia en el caso argentino). Un peculiare istituto, per così dire quasi al crocevia tra l’apporto del giudice e quello della dottrina, è rappresentato dall’amicus curiae, studiato da Victor Bazán in Amicus curiae, justicia constitucional y derecho internacional de los derechos humanos. Come spiega in alcune sue opere Guillaume Tusseau, per chiarire in chiave comparativa il ruolo della giurisdizione (nella specie, quella costituzionale) occorre valersi anche della teoria generale del diritto. Solo unendo gli sforzi è possibile offrire a scienziati e operatori il quadro corretto indispensabile per le operazioni classificatorie e le funzioni pratiche. Il suo saggio, Au-delà des «modèles» de justice constitutionnelle, pour un comparatisme pragmatiste, attesta l’esigenza di non adagiarsi negli suggerire nuovi criteri epistemologici, che siano veramente utili non solo per la conoscenza in sé, ma anche per capire cosa si può trapiantare e cosa no. Affrontare i temi della giurisdizione da un punto di vista comparativo significa cimentarsi, in più, con i problemi linguistici. A Las lenguas del derecho si rivolge dunque l’attenzione di Barbara Pozzo: il linguaggio tanti problemi provoca in ciascun diritto interno; quando si fa comparazione, essi si moltiplicano in maniera esponenziale, come ha dimostrato una letteratura sterminata, non sempre purtroppo assimilata dai giuristi “nazionali”, siano essi teorici o pratici, che amano talora convivere con le assonanze e la volgarizzazione del linguaggio giuridico. Solo l’interdisciplinarietà consente di penetrare le strutture profonde del diritto (pur nel rispetto del metodo giuridico). Anche la giurisdizione può/deve essere analizzata con categorie diverse da quelle dei giuristi: come nel saggio di Carlo Guarnieri, politologo, su Organizzazione e funzionamento della giustizia ordinaria, che analizza il ruolo del giudice, le garanzie di indipendenza, lo status di giudici e corti da prospettive diverse di quelle cui i giuristi sono abituati (ovvero, i sistemi di regole giuridiche).

prefazione

PEGORARO, LUCIO
2014

Abstract

la raccolta si inaugura con due scritti sul c.d. dialogo tra le corti e tra i giudici: Trasplantes, injertos, diálogos. Jurisprudencia y doctrina frente a los retos del derecho comparado (Lucio Pegoraro), e Dialogo è comparazione? Saggio sul giudice “costituzionalista comparatista” nella prospettiva del metodo, di Michele Carducci, per proseguire con il saggio, dedicato ai princìpi, di Claudio Luzzati, intitolato Dalla catena alla bilancia, il quale affronta in chiave di filosofia analitica del diritto le tematiche del ragionamento giudiziario, del sillogismo, della ponderazione come tecnica di risoluzione delle antinomie. María Sofia Sagües torna sul tema del dialogo, focalizzando la sua analisi sui rapporti tra corti sovranazionali e domestiche, con riferimento al caso argentino (Diálogo jurisprudencial entre tribunales supranacionales y domésticos: lineamientos y desafíos a la luz de la experiencia en el caso argentino). Un peculiare istituto, per così dire quasi al crocevia tra l’apporto del giudice e quello della dottrina, è rappresentato dall’amicus curiae, studiato da Victor Bazán in Amicus curiae, justicia constitucional y derecho internacional de los derechos humanos. Come spiega in alcune sue opere Guillaume Tusseau, per chiarire in chiave comparativa il ruolo della giurisdizione (nella specie, quella costituzionale) occorre valersi anche della teoria generale del diritto. Solo unendo gli sforzi è possibile offrire a scienziati e operatori il quadro corretto indispensabile per le operazioni classificatorie e le funzioni pratiche. Il suo saggio, Au-delà des «modèles» de justice constitutionnelle, pour un comparatisme pragmatiste, attesta l’esigenza di non adagiarsi negli suggerire nuovi criteri epistemologici, che siano veramente utili non solo per la conoscenza in sé, ma anche per capire cosa si può trapiantare e cosa no. Affrontare i temi della giurisdizione da un punto di vista comparativo significa cimentarsi, in più, con i problemi linguistici. A Las lenguas del derecho si rivolge dunque l’attenzione di Barbara Pozzo: il linguaggio tanti problemi provoca in ciascun diritto interno; quando si fa comparazione, essi si moltiplicano in maniera esponenziale, come ha dimostrato una letteratura sterminata, non sempre purtroppo assimilata dai giuristi “nazionali”, siano essi teorici o pratici, che amano talora convivere con le assonanze e la volgarizzazione del linguaggio giuridico. Solo l’interdisciplinarietà consente di penetrare le strutture profonde del diritto (pur nel rispetto del metodo giuridico). Anche la giurisdizione può/deve essere analizzata con categorie diverse da quelle dei giuristi: come nel saggio di Carlo Guarnieri, politologo, su Organizzazione e funzionamento della giustizia ordinaria, che analizza il ruolo del giudice, le garanzie di indipendenza, lo status di giudici e corti da prospettive diverse di quelle cui i giuristi sono abituati (ovvero, i sistemi di regole giuridiche).
2014
Metodologia della comparazione Lo studio dei sistemi giudiziari nel contesto euro-americano
7
8
Lucio Pegoraro
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/389536
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact